Oggi ricorre il primo ventennale dalla pacifica e ferma protesta del popolo lucano contro l’allocazione del deposito unico delle scorie nucleari a Scanzano Jonico.
Il presidente di Upi Basilicata e della Provincia di Matera, Piero Marrese, ha voluto ricordare:
“quell’importante pagina di democrazia spontanea che il popolo lucano, insieme ai tanti cittadini del resto d’Italia che parteciparono, mise in atto opponendosi fermamente a un disegno pericoloso e deleterio per la nostra terra.
Oggi, a quattro lustri dall’importante avvenimento, sappiamo che quella manifestazione non solo fu giusta e sacrosanta, ma fece anche germogliare in noi lucani una consapevolezza dei propri diritti e della propria sovranità che, probabilmente, prima di quelle due settimane intense era in gran parte sconosciuta.
Proprio partendo da quella esperienza e anche per non renderne vani gli effetti, oggi più che mai è opportuno e necessario ribadire la netta contrarietà all’allocazione del sito unico nel territorio lucano.
Contrarietà mia personale e di tutti gli enti che rappresento: UPI Basilicata, Provincia di Matera e Comune di Montalbano Jonico.
Una contrarietà espressa a più riprese e nelle sedi opportune con motivazioni di natura scientifica che, a mio giudizio, escludono a priori l’idoneità del territorio lucano ad ospitare il cimitero nucleare.
Agli enti preposti ad individuare il sito unico ribadisco che la Basilicata non si farà sorprendere e sopraffare da decisioni che non hanno alcun fondamento scientifico.
Alle forze politiche e, soprattutto, ai loro rappresentanti regionali, invece, rinnovo l’invito a remare sinergicamente nella stessa direzione: quella della salvaguardia e della tutela del nostro popolo e del nostro territorio”.