Peste Suina Africana, intensificati i controlli finalizzati al contrasto della diffusione di questa grave patologia che colpisce i suini.
La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia infettiva di natura virale, altamente contagiosa, che colpisce suini da allevamento e cinghiali selvatici, ma non l’uomo.
L’attenzione è riposta soprattutto per le eventuali perdite economiche dirette, dovute all’elevata mortalità degli animali colpiti da tale malattia e perdite indirette, connesse alle necessarie misure restrittive di Polizia veterinaria, adottate a seguito dell’insorgenza di focolai.
Quest’ultime hanno ripercussioni negative sugli scambi commerciali sia di animali vivi che di prodotti derivati dalla lavorazioni delle carni.
Una risposta efficace e concreta a supporto della popolazione e delle attività produttive proviene dai Carabinieri della Specialità Forestale, in Basilicata come nel resto d’Italia.
I militari dell’Arma, operanti nei settori ambientale, agroalimentare e forestale, svolgono costantemente attività e controlli mirati al contenimento della diffusione della PSA.
In tale ambito di competenze, i Carabinieri Forestali di Pisticci (MT), unitamente a tecnici del Dipartimento di Prevenzione, Sanità e Benessere Animale del Servizio Medico Veterinario di Matera, hanno riscontato n.3 suini, allevati in altrettante aziende, non muniti di registrazione e codice aziendale univoco, così come previsto dal D.GLS N. 134 del 5 Agosto 2022.
In entrambi i casi, i Carabinieri Forestali hanno provveduto preliminarmente a disporre il blocco ufficiale dei suini, con divieto di movimentazione, elevandoti sanzioni amministrative a carico dei trasgressori per violazione dell’Art.5 co.1 del D.LGS 134/22, sanzionato dall’art. 17 co.1 del medesimo decreto, per un importo di euro 1.500,00 a capo, per un totale di euro 4.500,00.
(In copertina: immagine d’archivio).