Domenico Sodo, segretario regionale SiFUS Basilicata, in una nota annuncia:
“Le misere 5 giornate lavorative prolungate in Basilicata agli operai forestali ed ex saap, anziché dal Governo Bardi, rischiano concretamente di essere finanziate dagli stessi lavoratori.
La dimostrazione di quanto sosteniamo è rappresentata dalla determinazione assunta dal Consorzio di Bonifica di chiudere i cantieri il 30 novembre, impedendo, di fatto, ai lavoratori il diritto a recuperare le giornate non prestate durante il periodo contrattualizzato.
Gli operai infatti, per contratto, hanno diritto al recupero di un determinato numero di giornate.
In sintesi, il Presidente della Regione, Vito Bardi il cui Governo, in vista dell’ imminente rinnovo del Consiglio Regionale, ha sborsato quattrini fini a se stessi a destra e manca, da un lato, mette a disposizione degli operai forestali e degli ex saap le risorse per prolungare 5 giornate lavorative, mentre, dall’altro, se li riprende non consentendo il diritto al “recupero” previsto dal contratto.
Questo avviene nel silenzio assordante di cgil-cisl-uil che prima si sono vantati del misero prolungamento delle giornate ed oggi, anziché organizzare la lotta, rimangono, tanto per cambiare, in silenzio.
Il SIFUS respinge al mittente questo disegno anti operaio ed organizza, mercoledì 29 novembre, dalle ore 9.00 in poi, un presidio di protesta dinanzi il Consorzio di Bonifica in Matera, finalizzato a rivendicare:
1) il recupero completo delle giornate lavorative da parte di tutti gli operai forestali ed ex saap;
2) l’immediato pagamento dello stipendio relativo al mese di ottobre;
3) una legge di riforma capace di fare sistema tra patrimonio boschivo, territorio, ambiente, turismi e lavoro e pertanto, di stabilizzazione tutti gli operai forestali ed ex saap.
La riuscita della protesta ed il conseguente risultato, sono legati alla forza derivante dal numero dei partecipanti.
Si raccomanda pertanto, presenza e puntualità!”.