Una notizia apparsa sulla stampa nazionale riguarda una sentenza emessa dal tribunale di Matera relativa ad un caso di separazione consensuale.
Probabilmente ci troviamo di fronte ad una sentenza storica destinata a far discutere perché non era mai successo che, nell’ambito di una separazione tra coniugi, la casa di famiglia venisse affidata al figlio minore.
I giudici materani hanno stabilito, con un decreto di omologazione emesso nell’ambito di una separazione consensuale, che un minorenne rimanga stabilmente a vivere in quello che finora era stato il domicilio familiare.
Ad alternarsi saranno invece i genitori con una frequenza settimanale.
Inoltre il giudice ha anche stabilito che nessuno dei due genitori (che hanno redditi equivalenti) dovrà versare al coniuge alcun assegno di mantenimento: ognuno provvederà direttamente al sostentamento del minorenne durante il periodo di affido di sua spettanza.
L’avvocato Luciano Vinci, così come ha riferito alla stampa, ha dichiarato:
“Con questo decreto – ha sottolineato il legale – è stato stabilito che, dopo la separazione, non ci sarà un genitore prevalente sull’altro, anche perché i tempi di frequentazione saranno assolutamente paritetici”.
Il pronunciamento del Tribunale materano si configura al momento come una anticipazione nei fatti del disegno di legge Pillon, una norma sull’affido condiviso presentata dalla Lega e ispirata al provvedimento francese che introduce il principio della “bigenitorialità perfetta”, riscrivendo la legge del 2006 sull’affido condiviso dei figli a seguito di separazioni e divorzi.
Cosa ne pensate?