Negli ultimi giorni si sta concretizzando l’attuazione del Decreto interministeriale n.127 del 30 giugno 2023 firmato dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara che prevede il dimensionamento scolastico a partire dal prossimo anno scolastico.
La nostra Regione sarà una di quelle più colpite all’interno del Paese, con una riduzione del 24% dei plessi scolastici, e quindi la soppressione di oltre 25 autonomie scolastiche: l’applicazione di questo Decreto nel territorio lucano non farebbe altro che inasprire la complessa situazione scolastica già esistente.
Enrico Vaccaro della Rete Studenti Medi Potenza dichiara:
“Il dimensionamento scolastico sarebbe solo un’ulteriore aggravante per la scuola lucana, che soffre già di problemi sistemici come ad esempio l’inefficienza del trasporto pubblico o le condizioni fatiscenti degli edifici scolastici.
Come studenti e studentesse non riteniamo accettabile che ancora una volta il Governo Meloni e quello regionale, di fronte ad un’istruzione che risulta sempre più precaria a causa di sotto finanziamenti perpetuati negli anni, propongano ulteriori tagli sulla Scuola.”
Angela Bianco della Rete degli Studenti Medi Valle del Mercure continua:
“Sulla vita quotidiana di noi studenti il dimensionamento comporta inoltre un annullamento quasi completo del rapporto tra comunità studentesca e Dirigente Scolastico, figura divisa anche tra 3/4 plessi scolastici.
Si tratta di un deterioramento ulteriore della già precaria connessione che coinvolge i vari protagonisti della scuola.
A questo poi si aggiunge il drastico ridimensionamento della rappresentanza degli studenti: tagliando istituti, verrà tagliata anche la relativa rappresentanza.
Non possiamo accettare che gli istituti più piccoli debbano essere esclusi dalla rappresentanza, quando invece c’è la necessità di incrementare la partecipazione degli studenti tutti.”
Antonio Masini della Rete degli Studenti Medi afferma:
“Il Governo regionale non sta rispondendo alle necessità di studenti e lavoratori lucani: siamo stanchi di politiche becere che vedono la Scuola unicamente come un dispendio di soldi su cui risparmiare.
Da qui a poco inizierà la campagna elettorale per le elezioni regionali e noi, come Sindacato Studentesco, vogliamo che le politiche giovanili vengano messe al centro del dibattito politico.
Viviamo in una Regione che si trova a combattere con lo spopolamento, rappresentato da numeri sempre più in crescita: ogni anno perdiamo più di 7000 abitanti e a 18 anni la prospettiva che abbiamo è emigrare.
Non è possibile che nessuno si soffermi a parlare in maniera concreta di politiche giovanili o di come garantire realmente il diritto allo studio.
La soluzione non può e non deve essere il taglio di fondi sull’istruzione.”
Teresa D’Onofrio della Rete degli Studenti Medi Basilicata conclude:
“La passività del Governo Regionale non sta facendo altro che danneggiare i già delicati equilibri delle Istituzioni scolastiche lucane: non è concepibile che la Regione Basilicata di fronte ad una Misura che non fa altro che sfavorire lo sviluppo della nostra Regione, con conseguenze disastrose sul sistema d’istruzione lucano, rimanga inerme accettando ad occhi chiusi le scelte che gli vengono calate dall’alto.
Come studentesse e studenti lucani non resteremo a guardare una politica regionale che antepone gli interessi partitici a quelli della comunità lucana, ma continueremo a batterci per difendere la Scuola ed i nostri diritti”.