Il Comune di Scanzano Jonico dichiara la propria totale contrarietà all’individuazione del proprio territorio come sede di deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico così come previsto dal Ministero dell’Ambiente su proposta elaborata da Sogin e dalla ISIN.
La decisione, che ricade nel territorio lucano, e soprattutto nella provincia materana interessando i comuni di Matera, Montescaglioso, Irsina, Bernalda e Montalbano Jonico, è fortemente discriminatoria proprio del Metapontino, luogo già sofferente da anni per essere stato individuato nel passato come possibile deposito di rifiuti nucleari.
Oggi, come allora, quando vent’anni fa la Marcia dei 100.000 di Scanzano ne bloccò l’allora allocazione, il Comune scanzanese ribadisce con forza il proprio diniego ritenendosi, fieramente, territorio denuclearizzato.
Ribadisce l’Assessore all’Ambiente, Francesco Puppio:
“Un atto importante che difende la nostra comunità e tutte quelle realtà contraddistinte da questa decisione che ritengo scellerata: non si baratta la disponibilità della nostra Regione, già martoriata da trivellazioni e consumo delle materie prime, per fare diventare i nostri centri un cimitero nucleare.
Parlo di Scanzano ma anche di tutti gli altri siti che coinvolgono altri comuni lucani che non meritano un tale trattamento viste le proprie bellezze ambientali.
La nostra Basilicata, che fa dell’Agricoltura e del Turismo la propria ragione di sussistenza, merita rispetto.
Sono sicuro che il Governo, anche grazie alla disponibilità di altre realtà nazionali che si sono dette favorevoli ad ospitare tali scorie, saprà scegliere il meglio e preservare la nostra terra.
Altrimenti, metteremo in campo tutte le azioni per far sì che i diritti fondamentali di tutti i cittadini vengano preservati”.