I sindaci di Pisticci e Policoro hanno inviato al presidente del consiglio, al ministro per i Giovani e al Presidente della Repubblica, sui tagli al servizio civile universale che portano all’esclusione dei due Comuni, e di molti altri comuni lucani, dall’acceso a questi fondi.
La conseguenza è che per il 2024 i giovani di queste comunità non potranno accedere al servizio civile.
Nella lettera i sindaci chiedono al governo di reperire le risorse per garantire, in continuità con il passato, ai ragazzi e alle ragazze di poter accedere a questa rilevante esperienza formativa, che è anche un sostegno economico.
Ecco la lettera inviata oggi alla presidente del Consiglio, al ministro e al Presidente della Repubblica:
“Egregio Signor Presidente del Consiglio,
Egregio Signor Ministro,
in data 22 dicembre 2023 il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato il Decreto n. 1233/2023, riguardante il finanziamento dei programmi di Servizio Civile Universale per l’anno 2023.
A causa della drastica riduzione dei fondi stanziati, delle oltre 83.000 posizioni richieste dagli enti, solo 52.236 verranno finanziate, con quasi il 38% dei posti richiesti che non verrà purtroppo attivato.
Ancora più significativo è il paragone con gli stanziamenti previsti in relazione allo scorso anno: sono stati infatti 71.550 gli operatori volontari impiegati nei vari progetti del 2023, con una riduzione di quasi 20.000 posti rispetto ai volontari che saranno impiegati invece nel 2024.
Tra i Comuni penalizzati da questi tagli al Servizio Civile Universale, vi sono anche i Comuni lucani di Pisticci e Policoro che, in continuità con quanto fatto negli ultimi anni e in collaborazione con altri Comuni della Basilicata, hanno candidato tre progetti di “rigenerazione sociale” riguardanti l’ambiente, i beni culturali e il sostegno alle persone “fragili”.
La nostra proposta non è stata ammessa a finanziamento, benché sia stata tra le prime candidature non finanziate.
Pertanto, dopo diversi anni di importanti e significative collaborazioni con i giovani operatori del servizio civile, nel 2024 i nostri Comuni non potranno più contare sul prezioso apporto di questi ragazzi.
Peraltro anche gli stessi giovani verrebbero penalizzati.
Difatti, la recente Legge 21 giugno 2023 n. 74, di conversione del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, recante “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche”, prevede una riserva di posti del 15%, nei concorsi pubblici per le assunzioni di personale non dirigenziale, in favore degli operatori volontari che abbiano concluso il servizio civile universale senza demerito: un giusto riconoscimento al valore e all’esperienza di chi ha prestato servizio come volontario dedicandosi, per un periodo della propria vita, alla cura del bene comune.
Risulterebbe tuttavia riduttivo limitarsi ad evidenziare la perdita di un’opportunità economico-lavorativa.
Sebbene infatti il Servizio Civile Universale – specie nelle aree del Paese che maggiormente subiscono il fenomeno della disoccupazione giovanile – costituisca molto spesso un sostegno economico che “ammortizza” in qualche misura la non facile fase di transizione dallo studio al mondo del lavoro, in realtà questa fondamentale Istituzione col tempo ha assunto significati e funzioni ulteriori e, sicuramente, più importanti.
Così, in relazione ai progetti declinati in collaborazione con gli Enti Locali, il Servizio Civile sempre più spesso svolge una funzione integrativa (se non addirittura suppletiva) rispetto a quelli che sono i servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni, specie in settori delicatissimi quali quelli del sociale e della cultura.
Più in generale, per cogliere la cruciale valenza assunta dal servizio Civile, appaiono illuminanti le parole pronunciate in merito dal nostro Presidente della Repubblica: “Prestare Servizio Civile significa tutelare e promuovere i valori istitutivi della Repubblica e dell’Unione Europea, quali la protezione sociale, la solidarietà, il rispetto della dignità umana, valori che oltre a essere alla base del funzionamento di ogni democrazia, costituiscono un patrimonio di principi solidaristici e morali fondamentali per la crescita di ogni individuo.
Ma la partecipazione ai progetti di Servizio civile non costituisce solo una straordinaria esperienza di “cittadinanza attiva”: sempre di più si va delineando come occasione di formazione e di arricchimento non formale, che si traduce per i giovani coinvolti in migliori prospettive di inserimento nel mondo del lavoro”.
Il Capo dello Stato ci spiega quindi come il Servizio Civile Universale rappresenti un luogo straordinario dove si formano le coscienze civiche, dove i nostri giovani conoscono e si affezionano alle Istituzioni, dove si fa esperienza di servizio alla comunità, dove ci si prepara al mondo del lavoro, dove, in sostanza, si costruisce un futuro migliore per il Paese.
Alla luce di queste considerazioni, in un tempo in cui continuamente si parla, di “questione giovanile” – lamentando comportamenti problematici e disaffezione verso le istituzioni e la vita pubblica – rappresenta a nostro avviso un errore macroscopico prevedere tagli proprio laddove si potrebbe formare la struttura morale e civile dei nostri giovani.
Siamo anche noi pubblici amministratori, continuamente costretti a confrontarci con i problemi dei bilanci da far quadrare. Comprendiamo che possano sussistere esigenze di razionalizzazione della spesa.
Tuttavia la questione è di tale importanza da richiedere uno sforzo straordinario volto a reperire ulteriori risorse da investire a sostegno del Servizio Civile Universale.
Gentile Presidente Meloni, gentile Ministro Abodi, vi chiediamo pertanto di reperire e stanziare le risorse di bilancio necessarie a consentire il finanziamento di progetti di Servizio Civile anche per il 2024 per un valore pari a quello già previsto per il 2023, onde consentire anche ad altri progetti candidati di trovare copertura economica.
Solo in via del tutto subordinata ed alternativa, si preveda quantomeno lo stanziamento di risorse economiche destinate a contribuire alla realizzazione di quei progetti che gli Enti Locali decidessero comunque di finanziare attingendo a proprie risorse di bilancio.
Gentile Presidente Meloni, gentile Ministro Abodi, vi chiediamo il coraggio di sostenere questa iniziativa.
Non lasciate che un patrimonio di esperienze vada disperso e le aspettative di tanti giovani deluse.
Non lasciate che in nome della spending review vengano sacrificati sempre i soliti pubblici interessi (politiche giovanili, ricerca, scuola, sociale, politiche culturali, ecc.). Non tutto ciò che non ha “ritorni” immediati – magari anche in termini elettorali – risulta poco utile e, come tale, sacrificabile.
Infatti, molto spesso, si tratta di ambiti che hanno un peso determinante per il nostro futuro.
E il nostro futuro – non dimentichiamolo – si costruisce con le scelte fatte oggi.
Confidando in un positivo e tempestivo intervento, si porgono cordiali saluti.
Tagli al Servizio civile universale, i sindaci di Pisticci e Policoro scrivono al presidente del Consiglio
Nel 2024 quasi 20.000 posti in meno: “Ai nostri giovani negata una rilevante opportunità formativa”
Pisticci, 16 gennaio 2024 – Il sindaco di Pisticci, Domenico Albano, insieme con il primo cittadino di Policoro, Enrico Bianco, ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in merito alla riduzione dei fondi per il Servizio civile universale, che quest’anno sono stati drasticamente ridotti.
I tagli hanno colpito i Comuni di Pisticci e Policoro che, in coprogettazione, hanno presentato insieme a molti altri comuni un’unica proposta, candidando tre progetti di “rigenerazione sociale” riguardanti l’ambiente, i beni culturali e il sostegno alle persone “fragili”.
La proposta non è stata ammessa a finanziamento, benché quella di Pisticci sia stata tra le prime candidature non finanziate.
Questa esclusione ricade sui giovani delle due comunità lucane che nel 2024 non potranno accedere a questa opportunità economica, ma soprattutto a una rilevante esperienza formativa.
Per le Amministrazioni implicherà una mancanza significativa nel contributo di questi giovani, di cui si avvale da anni.
Il taglio deciso con il Decreto n. 1233/2023 del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, pubblicato il 22 dicembre 2023, ha determinato che soltanto il 38% delle oltre 83.000 posizioni richieste dagli enti verrà finanziato, con una diminuzione di quasi 20.000 posti rispetto all’anno precedente.
Ancora più significativo è il paragone con gli stanziamenti previsti in relazione allo scorso anno: sono stati infatti 71.550 gli operatori volontari impiegati nei vari progetti del 2023.
Alla luce di queste considerazioni, in un tempo in cui continuamente si parla, di “questione giovanile” – lamentando comportamenti problematici e disaffezione verso le istituzioni e la vita pubblica – i sindaci ritengono che sia un errore macroscopico prevedere tagli proprio laddove si potrebbe formare la struttura morale e civile dei nostri giovani.
L’appello dei sindaci al governo è di compiere uno sforzo straordinario volto a reperire ulteriori risorse da investire a sostegno del Servizio Civile Universale.
Nella lettera Albano e Bianco chiedono lo stanziamento delle risorse di bilancio necessarie a consentire il finanziamento di progetti di Servizio Civile anche per il 2024 per un valore pari a quello già previsto per il 2023, onde consentire anche ad altri progetti candidati di trovare copertura economica.
In alternativa, si chiede almeno lo stanziamento di risorse economiche destinate a contribuire alla realizzazione di quei progetti che gli Enti Locali decidessero comunque di finanziare attingendo a proprie risorse di bilancio”.