Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Confsal e Fismic Confsal:
“La logistica Stellantis, in particolare le aziende FDM e Las, stanno affrontando un duro periodo dopo la decisione della multinazionale di accentrare le lavorazioni.
Ieri, alla luce della vertenza dei lavoratori FDM e Las, dopo un presidio partecipato di tutti i lavoratori del comparto automotive davanti alla sede di Confindustria di Potenza, le OO.SS hanno incontrato il ministro Urso per parlare del futuro dell’industria automotive lucana.
Il Ministro Urso ha espresso l’intenzione di concentrare gli incentivi governativi per incentivare le produzioni di veicoli in Italia e di voler proseguire i progetti di Industry 4.0 con un nuovo progetto 5.0, garantendo anche la richiesta ad Enea di trovare soluzioni per la produzione di energia green alle aziende non in grado di essere autosufficienti.
La Confsal e la federazione Fismic Confsal hanno partecipato all’incontro con una delegazione guidata dal segretario regionale Confsal, Gerardo de Grazia, e dal segretario nazionale Fismic Confsal, Pasquale Capocasale.
De Grazia commenta: ‘Sapevamo che saremmo arrivati a questo punto, purtroppo.
Siamo consapevoli che l’Italia ha perso autorevolezza nel comparto Automotive, come lo siamo di essere più deboli a livello europeo rispetto al passato.
L’Italia non ha più una sua casa autonomistica e non ha più un gioiello dell’elettronica come era in passato Magneti Marelli’.
Riteniamo che l’unica strada percorribile sia quella di attrarre nuovi attori.
Difficilmente riusciremo a recuperare l’occupazione persa, difficilmente si arriverà a produrre un numero adeguato di modelli Stellantis per salvaguardare l’occupazione.
La politica deve realizzare un progetto ambizioso, rendere appetibile il nostro territorio per nuoviinvestitori, per scongiurare le previsioni funeste, auspicando di non arrivare alla stessa situazione dell’Ilva, comparto siderurgico altrettanto importante a livello nazionale, come quello Automotive, ma che è stato trascurato’, conclude de Grazia.
Sulla stessa linea di pensiero anche Capocasale, che aggiunge: ‘i lavoratori non possono pagare colpe che arrivano dal passato, con scelte politiche sbagliate e di superficialità.
Bisogna investire, bisogna agire con sinergia tra le Parti e bisogna farlo nell’immediato con celerità, senza promesse che rimangono vane, ma con fatti concreti da subito’.”