La campanella di scuola è suonata un po in ritardo per uno studente del materano che solo lo scorso 5 Dicembre è tornato a sedere tra i banchi della sua classe.
Il fatto è avvenuto in una scuola media della provincia di Matera dove un ragazzino di 11 anni che l’anno scorso frequentava la prima media, a causa dell’abbassamento del profitto scolastico (manifestato durante il secondo quadrimestre) è stato bocciato.
I genitori dell’11enne hanno fatto prima ricorso al Tar Basilicata (Tribunale Amministrativo Regionale), che è stato rigettato, poi si sono affidati all‘avvocato Donatello Genovese che ha avanzato una domanda cautelare che è stata accolta dai giudici del Consiglio di Stato.
Il Consiglio ha deciso di riammettere lo studente provvisoriamente, sospendendo così il giudizio di primo grado del Tar.
I motivi che hanno spinto i genitori a fare ricorso sono molteplici:
- nonostante le insufficienze, l’alunno sarebbe dovuto essere bocciato solo nel caso in cui si fosse esclusa la possibilità di recuperare le materie nel periodo estivo o nell’anno scolastico successivo;
- la scuola non avrebbe avvisato gli stessi del rendimento del figlio e della possibile bocciatura;
- la denuncia da parte del ragazzino verso un suo professore che avrebbe usato violenza nei suoi confronti, nonchè deriso (l’uomo ora è indagato per “abuso di mezzi di correzione”).
Pare che quest’ultimo punto avrebbe influito sul rendimento scolastico del 11enne, portandolo alla bocciatura.