Mercoledì 14 febbraio gli allievi e i docenti di tutte le classi della scuola secondaria di I grado Nicola Festa di Matera sono stati protagonisti del flashmob di One Billion Rising, sulle note del brano Breack the Chain, con il coordinamento dalla prof.ssa V. Vizziello e la presenza della dirigente scolastica M. R. Santeramo presso il Parco del Castello.
Nell’occasione è stato girato un video che sarà inviato al coordinamento italiano e a quello mondiale di One Billion Rising, un movimento internazionale fondato nel 2013 dalla drammaturga americana Eva Ensler.
Da 10 anni, ogni 14 febbraio, milioni di persone si danno appuntamento nelle piazze di 190 Paesi di tutto il mondo per un flashmob universale sulle note di Breack the Chain, manifestando insieme contro la violenza maschile sulle donne e sulle bambine.
Anche quest’anno, dal 12 al 18 febbraio, One Billion Rising torna in Italia, con il patrocinio di Amnesty International, con flashmob, letture, iniziative varie.
Molte le città italiane coinvolte: da Matera a Lodi, da Bologna a Modena, da Brindisi a Roma, Martina Franca, Messina e ancora altre.
La decima edizione di One Billion Rising è dedicata alla libertà di tutte le donne #RiseforFreedom: la finalità ultima della partecipazione alla manifestazione è insegnare ai ragazzi e alle ragazze a lottare per difendere il diritto alla libertà delle donne di tutto il mondo.
La Nicola Festa è stata tra le prime scuole ad aderire alla manifestazione.
Già nel 2013 con il progetto “Le scarpe viaggiano” le classi danzarono al ritmo di Breack the Chain, cantando quello che è ormai diventato un inno di libertà:
I raise my arms to the sky
On my knees I pray
I’m not afraid anymore
I will walk through that door
Walk, dance, rise
Walk, dance, rise
I can see a world where we all live
Safe and free from all oppression
No more rape or incest, or abuse
Women are not a possession
Alzo le braccia al cielo
I raise my arms to the sky…
(Alzo le braccia al cielo / in ginocchio prego / Non ho più paura / attraverserò quella porta / Cammina, balla, alzati / Posso vedere un mondo in cui viviamo tutti / sicuro e libero da ogni oppressione / Niente più stupri, incesti o abusi / Le donne non sono un possesso…).
L’iniziativa rientra nelle attività di cittadinanza consapevole.
Formare il cittadino responsabile e attivo significa non solo insegnare le norme fondamentali degli ordinamenti istituzionali, ma anche aiutare i ragazzi a trovare dentro di sé e nella comprensione degli altri, nella storia e nella cronaca, le basi etiche da cui dipendono sia il rispetto delle norme esistenti, sia l’impegno a volerne di migliori.
Ecco le foto.