Totalmente eliminato ogni arretrato già nel 2022″, insieme ad una “notevole e progressiva riduzione di tutte le pendenze“, con una “consistente e progressiva diminuzione dei tempi di giudizio“: come riporta ansa “sono tre dei dati con cui il presidente del Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata (Tar), Fabio Donadono, ha aperto la relazione con la quale ha inaugurato, a Potenza, l’anno giudiziario.
Donadono ha sottolineato che “la contrazione delle giacenze è stata ottenuta nonostante l’afflusso di nuovo ricorsi depositati in numero di 566“, con un tasso di litigiosità che è pari attualmente a 10,53 ricorsi ogni diecimila abitanti, “valore ben superiore alla media nazionale pari a 8,53”.
Per quanto riguarda la durata media dei processi si è passati “dai 364 giorni nel 2019 ai 168 giorni del 2023”.
Inoltre, “nell’ultimo triennio appena il 20 per cento dei provvedimenti del Tar risultano appellati e meno del sei per cento sono stati riformati in appello”, determinando “un significativo indizio di efficienza, se mediamente il 94 per cento delle decisioni in primo grado è idoneo a risolvere la contesa“.
Infine, Donadono ha spiegato che “alcune delle controversie maggiormente ricorrenti hanno una particolare rilevanza sul piano economico, sociale o ambientale: in particolare sono da segnalare le cause in tema di appalti, di ambiente, di enti locali e di energie rinnovabili“.