Sono 15 gli anarchici denunciati per l’assalto a una volante della polizia avvenuto mercoledì pomeriggio sotto gli uffici della questura di Torino.
Tra i poliziotti rimasti feriti c’è anche il materano Giovanni Capolupo, ispettore della Squadra Volanti e vice segretario provinciale del sindacato Siap.
La Digos ha identificato diverse persone che hanno preso parte all’aggressione, dopo che in un primo momento erano state fermate cinque donne con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Spiega LaStampa che “nel frattempo il 31enne marocchino che gli anarchici hanno tentato di ‘liberare’ con l’azione violenta è stato trasferito in un centro di espulsione, dopo essere risultato sprovvisto di documenti di soggiorno.
È stato accompagnato in un centro per il rimpatrio della Lombardia poiché quello torinese è chiuso per manutenzione.
L’uomo ha alle spalle ben tredici sentenze di condanna, tra cui nove condanne passate in giudicato.
Una di queste è per violenza sessuale di gruppo.
Era stato fermato dagli agenti mentre stava imbrattando con frasi contro la polizia le pareti di un sottopasso della periferia nord: «Fuoco alle galere», «Acab», «Più sbirri morti».
La decina di persone che voleva liberarlo ha accerchiato la volante, cercando di aprire le portiere per tirarlo fuori.
Ma siccome non ci è riuscito, il gruppo si è sfogato con calci e pugni. Scene da guerriglia urbana, prima davanti alla Questura e poi verso la vicina piazza XVIII Dicembre: lungo il tragitto gli anarchici hanno danneggiato altre automobili in transito.
All’azione davanti alla questura avrebbe partecipato un gruppo di anarchici dell’area insurrezionalista e dell’ex Lavatoio occupato di via Benedetto Brin.
Invece al presidio e al corteo che si sono svolti dopo l’aggressione ai poliziotti, erano presenti militanti del centro sociale Askatasuna e dei collettivi autonomi”.