Doveva essere pronto a primavera 2024 il parco di Serra Venerdì a Matera invece i lavori non sono mai partiti e tutta l’area non è fruibile dai cittadini, blindata dalle reti di cantiere ed in stato di abbandono.
A denunciare l’ennesima situazione di degrado urbano è il gruppo Architetti Innovativi che ripercorre l’iter del progetto di riqualificazione del parco.
Lo scorso anno, in un comunicato diffuso dall’Amministrazione comunale si annunciava la ripresa dei lavori in data 11 settembre 2023 a seguito del superamento delle vicissitudini giudiziarie dell’allora rappresentante legale dell’impresa esecutrice con sede ad Andria.
Affermano gli architetti Sergio Venezia e Giovanni Martemucci:
“Il Comune di Matera aveva annunciato che con l’avvento del nuovo management dell’impresa appaltatrice i lavori sarebbero ripresi in modo da attuare l’investimento di circa 1,5 milioni erogato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In realtà, a parte uno sfalcio dell’erba avvenuto nel settembre scorso, i lavori si sono nuovamente arenati anzi non sono mai partiti.
Appare chiaro che a primavera 2024, come annunciato dal sindaco Bennardi, non sarà possibile ultimare i lavori e consegnare l’opera ai cittadini”.
Quindi nella bella stagione, ormai iniziata, i cittadini non potranno utilizzare quest’area verde che si presenta oggi come un cantiere in abbandono.
Lo stesso vale per l’area camper posizionata sotto il parco che è ancora chiusa”.
Eppure Il “Parco urbano di Serra venerdì” rappresenta una pietra miliare dell’architettura contemporanea italiana ed europea tanto da essere stato inserito nell’Almanacco dell’architettura Italiana (Electa 1993) e nella “Storia dell’architettura italiana, Il secondo novecento” (a cura di Francesco Dal Co, Electa 1997) come esempio di equilibrato rapporto tra giardino, città e territorio.
Il progetto del parco di Serra Venerdì riveste un ruolo particolarmente importante nel panorama dell’architettura contemporanea in quanto rappresenta l’esplicitazione di un’idea urbanistica di Piccinato, vale a dire le “spine di verde” cioè i percorsi alberati atti a relazionare le aree verdi con i quartieri e la città.
Il progetto di riqualificazione del parco, prevede la realizzazione di un bar al chiuso di circa 100 mq, con terrazza e area esterna, la ristrutturazione dell’area camper da 12 posti un’area turistica da 16 posti per chi si ferma in tenda con i relativi servizi igienici.
Concludono gli architetti innovativi:
“Auspichiamo che il Comune si attivi per questo gioiello dell’architettura verde contemporanea che negli ultimi anni è stato completamente bistrattato nonostante le continue proteste dei cittadini del quartiere ormai stanchi di lavori fermi e promesse di riapertura mai mantenute”.
Ecco le foto.