Oggi è la Vigilia di Natale ma “molti lavoratori della Asm non troveranno sotto l’albero i regali dovuti. Perché a sette mesi dalla stipula del Ccnl del 21 maggio, ci sono diversi istituti contrattuali che ancora non sono stati erogati ai dipendenti aventi diritto”.
Così scrivono in una nota indirizzata alla stampa, il segretario medici Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) Adms, Angelo Fracchiolla e il segretario Aziendale Fials Marco Bigherati.
Nella nota si legge:
“Il personale Oss per esempio non ha ancora ricevuto la indennità di terapia intensiva e sub intensiva, nonostante le rassicurazioni che la Dirigenza Asm ci aveva fatto in risposta alle nostre sollecitazioni.
In questi mesi di commissariamento nulla o quasi nulla è stato risolto.
Ricordiamo che un avviso pubblico per infermieri bandito a maggio ancora deve essere espletato con gravi conseguenze per i lavoratori di Tricarico che sono stati inviati, con un ordine di servizio, a coprire la emergenza di infermieri che si è creata a Stigliano, intanto ci sarebbero 1000 infermieri disponibili che attendono la chiamata.
Avevamo accolto con soddisfazione le parole del Commissario che diceva di voler dare un cambiamento di rotta, ma la nave è praticamente ferma.
In questi mesi non si è riusciti ad erogare la progressione orizzontale dopo un anno dal bando, per rilievi fatti dalla Ragioneria dello Stato sull’ utilizzo dei Fondi dal 2010 ad oggi.
Per non parlare dei tempi di vestizione e consegna che ancora non trovano applicazione, nonostante la nota Asm che se pur in maniera errata, lo istituiva.
Ancora, la retribuzione dello straordinario festivo come previsto dal nuovo Ccnl che riconosce ai lavoratori che prestano la propria attività in giorni festivi una maggiorazione dello stipendio.
Per quanto riguarda la lotta al precariato rammentiamo che la nostra azienda è l’unica in Italia ad aver avviato procedura di stabilizzazione per meno del 40 % degli aventi diritto.
Per non parlare poi del personale della Dirigenza medica, senza contratto da diversi anni e alle prese sempre con carenza di organico, con orari di lavoro al limite della legalità e che in molti casi vede l’utilizzo della pronta disponibilità diurna, ricordiamo non prevista contrattualmente, come strumento di programmazione delle attività ordinarie.
Questi e altri regali troverà sotto l’albero di Natale il nuovo Direttore generale che si insedierà con il nuovo anno.
Aspettiamo ancora di essere auditi dall’assessore Franconi e speriamo che non arrivi la Befana con cenere e carbone per questa politica regionale”.