Da oggi, 8 Luglio 2024, Legambiente avvierà lungo la costa ionica della Basilicata il monitoraggio dei nidi delle tartarughe marine con i TartaBiker, volontari che percorreranno quotidianamente le spiagge a bordo di e-bike per individuare e mettere in sicurezza i nidi di Caretta caretta.
Grazie a questo innovativo sistema di monitoraggio, i volontari di Legambiente potranno pattugliare un lungo tratto di costa in modo rapido ed efficiente, coprendo aree impervie e difficilmente accessibili con mezzi tradizionali.
Una volta individuati, i nidi verranno messi in sicurezza da personale specializzato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente.
L’iniziativa rientra nel progetto europeo LIFE Turtlenest, coordinato da Legambiente e che vede coinvolti 13 partner di 3 Paesi: Italia, Spagna e Francia.
Partner del progetto è anche la Regione Basilicata.
Il progetto si propone di identificare e tutelare adeguatamente le aree di nidificazione della Caretta caretta nel Mediterraneo.
A causa dell’aumento delle temperature legato ai cambiamenti climatici, questa specie sta infatti spostando il suo areale di nidificazione verso il Mediterraneo occidentale.
Il periodo di nidificazione coincide praticamente con la stagione balneare quando il disturbo antropico è decisamente più elevato.
Rumore, inquinamento luminoso, pulizia della spiaggia con mezzi meccanici, presenza di lettini e ombrelloni lungo le spiagge sono tutti elementi che possono rendere più difficoltoso il lavoro delle femmine di tartaruga.
In questo avvio di stagione, sono già oltre 200 i nidi identificati lungo le coste italiane, un numero elevatissimo per questo periodo se confrontato agli anni precedenti considerando anche che il picco di deposizioni si attende per il mese di luglio.
Dichiara Stella Bonavita, referente locale di Legambiente del progetto LIFE Turtlenest per il versante ionico della Basilicata:
“L’avvio del monitoraggio dei nidi lungo la costa ionica della Basilicata con i TartaBiker rappresenta un passo importante per la tutela delle tartarughe marine in Italia.
Grazie al contributo dei nostri volontari e alla collaborazione con le istituzioni locali, saremo in grado di sorvegliare un tratto di costa – che si estende da Metaponto a Nova Siri – di grande importanza per la nidificazione della Caretta caretta e contribuire alla salvaguardia del nostro mare.
Naturalmente a questo monitoraggio si affianca quello tradizionale e quello coi droni che stiamo sperimentando lungo il versante tirrenico”.
I TartaBiker sono volontari di Legambiente che hanno ricevuto una formazione specifica sul monitoraggio dei nidi delle tartarughe marine.
Oltre a pattugliare le spiagge, i TartaBiker svolgeranno durante il loro tour sulle spiagge anche attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza di tutelare le tartarughe marine e il loro habitat.
Affinché l’azione di tutela delle tartarughe marine sia ancor efficace occorre una stretta collaborazione con altri portatori d’interesse come le amministrazioni comunali e i gestori dei lidi balneari.
Per questo motivo nell’ambito del progetto Legambiente ha avviato anche delle iniziative specifiche: Comuni amici delle Tartarughe Marine e Lidi amici delle tartarughe marine.
La prima prevede che i Comuni costieri, attraverso un apposito protocollo d’intesa, si impegnino a mettere in atto una serie di misure per rendere le proprie spiagge accoglienti oltre che per i turisti anche per le tartarughe marine; la seconda prevede l’adozione di una serie di semplici impegni (pulizia manuale delle spiagge, contenimento dell’inquinamento luminoso e acustico, gestione delle attrezzature balneari, etc.) che possono aiutare sia durante l’ovodeposizione che in occasione della schiusa. Sono già 3 i Comuni della Basilicata, 2 sulla costa ionica (Policoro e Rotondella) e Maratea sul Tirreno, che hanno deciso di diventare amici delle tartarughe e circa 10 i Lidi Balneari tarta friendly.
Dichiara Antonio Lanorte Presidente di Legambiente Basilicata:
“L’iniziativa di Legambiente in Basilicata dimostra l’impegno concreto della nostra associazione per la conservazione della biodiversità marina.
Grazie al progetto LIFE Turtlenest e alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti, sarà possibile garantire un futuro migliore per le tartarughe marine lungo le nostro coste e più in generale nel Mediterraneo”.