Il Tribunale di Potenza – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, con sentenza n. 269/2024 (non ancora definitiva valendo, quindi, ancora la presunzione d’innocenza) emessa a seguito di rito abbreviato, all’esito del procedimento n. 170/24 R.G. Gip. e n. 4060/23 R.G.N.R., ha disposto la condanna di 7 persone.
In totale sono state comminate pene per 78 anni di reclusione.
Ritenute le circostanze attenuanti generiche equivalenti all’aggravante di cui all’art. 74, comma 3, D.P.R. 309/1990 il vincolo della continuazione tra i reati contestati, le pene vanno da 1 anno e 4 mesi di reclusione e 4.000,00 € di multa a 18 anni, 7 mesi e 10 giorni di reclusione.
Gli imputati, il 6 luglio dello scorso anno, vennero raggiunti dal provvedimento di Fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione distrettuale Antimafia nei confronti di 12 persone, all’esito di una complessa attività di indagine svolta dalla Polizia di Stato di Matera, nel corso della quale furono effettuati sia sequestri di stupefacente che arresti in flagranza di reato.
Complessivamente, furono sequestrati 581,57 gr. di cocaina, 8,7 kg. di hashish, 23,49 gr. di eroina, 30 cartucce cal. 7,65, oltre a bilancini di precisione e materiale per il taglio e il confezionamento della sostanza.
Nel corso delle perquisizioni del 6 luglio 2023, furono sequestrati, inoltre, 50 mila euro in contanti, impacchettati in una busta sottovuoto, occultati all’interno dell’abitazione di una delle due donne fermate.
A seguito dell’operazione antidroga, venne sequestrata anche una vettura.
Il mezzo è stato affidato alla Squadra Mobile per l’impiego in attività di polizia.
Gli indizi raccolti dagli investigatori dunque hanno permesso di acquisire elementi di prova che hanno portato poi sentenza di condanna in ordine alla esistenza ed operatività nella provincia materana (e in particolare nella zona sud del capoluogo lucano, quartiere Agna) di una associazione a delinquere dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” e “hashish” caratterizzata, secondo quanto risulta dalla sentenza non definitiva emessa dal GUP Distrettuale di Potenza, da continui e reiterati approvvigionamenti (anche fuori regione) e cessioni di droga in favore di clienti, assuntori e tossicodipendenti anche di altri centri dell’area materana.