Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della coordinatrice regionale USB Basilicata:
“Si è tenuto ieri l’incontro fissato dall’assessore Cupparo sulla vertenza ex TIS e RMI.
Oltre la dichiarata volontà da parte dell’ Assessore di voler risolvere il problema e l’impegno ad una calendarizzazione settimanale degli incontri per poter seguire il necessario intervento normativo e soprattutto della individuazione delle poste economiche che per noi debbano assicurare la contrattualizzazione per tutti gli appartenenti alla platea in un progetto multifunzione che tenga conto della diversità delle mansioni e delle varie professionalità che sono state acquisite negli anni, si è avuta la conferma della mancanza di chiarezza e dell’estrema confusione di chi continua a portare avanti come l’ultima spiaggia il progetto della forestazione ventilato come cosa fatta e che invece mancava dei dati concreti di attuazione, a cominciare dalla mancata previsione di spesa alla mancata indagine tra i lavoratori per capire esattamente quali sono le loro prestazioni e la loro volontà rispetto al passaggio al progetto idraulico forestale, sondaggio da noi chiesto già da Gennaio e che oggi si pensa di poter aggirare partendo semplicisticamente dalla scrematura da tanti auspicata derivante dalla scelta di adesione al fantomatico progetto.
La USB rivendicando la necessità di continuare a parlare di stabilizzazione nella pubblica amministrazione per non disconoscere il percorso di lotta portato avanti in questi anni aspetta di conoscere i dati del progetto multifunzione cui si sta lavorando per cercare le soluzioni che comunque possano garantire al meglio i lavoratori.
Alla fine dell’incontro la USB è tornata a chiedere il riconoscimento dei diritti essenziali richiamando l’attenzione dell’assessore sulla possibilità di ricercare una normativa di riferimento in quella degli LSU per quanto attiene le richieste specifiche, malattia , ricoveri, terapie, ferie permessi.
Inoltre nel ricordare la recente morte di Anna Zambrella ha chiesto di prevedere un risarcimento per i lavoratori deceduti e di attivare il subentro del coniuge o di un figlio nel progetto al loro posto”.