Sette nuove pale eoliche da installare nel cuore della Murgia, a poche centinaia di metri dall’area archeologica di Matera e altre 8 tra Venusio e Altamura, lungo l’asse barese.
Il sindaco, Domenico Bennardi, ha tenuto stamane una conferenza stampa con l’assessore all’Ambiente, Massimiliano Amenta, dopo aver raccolto informazioni precise sui due Avvisi pubblicati sul sito del ministero dell’Ambiente tra fine maggio e fine giugno 2024, per le località di “Masseria Terlecchia piccola” e “Masseria Verzellina”, da due distinte società che vorrebbero realizzare gli interventi ad alto impatto visivo in una zona molto delicata, per la presenza di siti protetti di Rete Natura 2000, con aree archeologiche di pregio culturale e turistico.
Rimarca il sindaco:
«È bene chiarire subito che l’Amministrazione comunale di Matera non è contro le politiche di transizione energetica ed ecologica, ma auspica si possa dare massimo impulso alle fonti rinnovabili ed è contraria a quel tipo di impiantistica eolica selvaggia, che deteriora il paesaggio e mina bellezze rurali come le nostre masserie, le aree archeologiche e naturalistiche.
È in fase istruttoria l’iter autorizzativo per ben 15 aerogeneratori (pale eoliche) di potenza nominale tra 6,2 e 7,2 MW, per una potenza complessiva tra 49,6 e 50,4 MW, che si vorrebbero installare sulla Murgia tra Matera e il comune tarantino di Laterza nel territorio lucano (7 pale), e verso Altamura al confine con Bari (8 pale), dove già ci sono impianti eolici ben visibili da via Nazionale.
Per quanto ci è dato sapere, sulla base di indagini condotte dagli uffici su mio incarico, la procedura di Masseria Terlecchia piccola sarebbe in fase di Via (Valutazione di incidenza ambientale), con pareri già chiesti all’Agenzia regionale per protezione dell’ambiente di Basilicata (Arpab), che avrebbe imposto solo alcune prescrizioni a cui la società avrebbe ottemperato.
Il progetto di Masseria Verzellina, dall’11 luglio scorso è in fase di verifica amministrativa preliminare e da poche settimane ha integrato il fascicolo con tutta la documentazione necessaria all’istruttoria di validazione per il momento ancora di competenza ministeriale.
Siamo molto preoccupati perché l’impianto di Terlecchia è 500 metri a nord del villaggio neolitico numero 13, a meno di 2000 metri dal villaggio neolitico numero 10, che delimita l’attuale perimetro del Parco della Murgia materana.
Mi rammarica che quando si parla di Cava del sole emergono tanti legittimi criteri ambientali da rispettare, compreso il volo e la nidificazione degli uccelli (le pale eoliche non disturbano gli uccelli?), che evidentemente diventano trascurabili quando si deve autorizzare altro.
L’Amministrazione comunale è sottoposta a mille vincoli autorizzativi, anche solo per mettere una banale giostrina in un parco urbano, e poi si può procedere con pale eoliche che svettano sulla murgia, senza neppure informare preventivamente o chiedere pareri che possano essere vincolanti da parte degli enti locali.
Quindi, l’Amministrazione comunale è assolutamente contraria a nuove installazioni di pale eoliche sulla murgia, pur essendo a favore della produzione eolica in siti idonei e non deleteri per storia, tradizioni e cultura perché nel nostro caso si tratta di un territorio delicato a tutela speciale, che non può e non deve subire ulteriori incursioni di questo genere.
Sì alla transizione energetica, no all’eolico selvaggio, sì alla tutela del paesaggio e un grande sì alle Comunità energetiche su cui stiamo lavorando da mesi».
Amenta ha auspicato un’inversione di rotta del Governo sulle politiche di autonomia energetica, affinchè si contemperi la produzione di energia da fonti pulite come l’eolico con il rispetto dovuto al pregio del nostro ambiente.
«Diversamente ci troveremo di qui a poco davanti a una colonizzazione selvaggia di impianti eolici -ha detto- nella sostanziale inerzia delle Amministrazioni locali che non possono fare nulla.
Quindi la produzione di energia da fonti pulite, con tutti gli interessi economici che ci sono dietro, non può essere usata come un cavallo di Troia per deturpare l’ambiente».
Bennardi ha annunciato che nel prossimo mese di ottobre, l’Amministrazione comunale allestirà un presidio sotto i portici del palazzo dell’Annunziata in piazza Vittorio Veneto, per sensibilizzare su questo tema i cittadini e la politica al di fuori di ogni schieramento, animando dibattiti e confronti in attesa di conoscere l’esito delle due istruttorie, sperando che il ministero non conceda la Via.
In ogni caso, la fase conclusiva dell’iter autorizzativo approderà sempre al dipartimento competente della Regione, dove in Conferenza dei servizi sarà presente anche il Comune.