“La questione Cultura a Matera e in Basilicata“.
Questo il tema della Conferenza stampa di oggi di Bcc presso il Palazzo del Consiglio.
Tema racchiuso in una mozione che sarà presentata nel prossimo Consiglio regionale e foriero di sviluppi concreti per un effettivo cambio di passo della cultura in Basilicata.
A 10 anni dalla proclamazione di Matera a Capitale della Cultura, il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, e il capogruppo di Bcc Giovanni Vizziello, firmatari della mozione, hanno voluto rievocare il grande entusiasmo che permise a tutta la Basilicata di farsi conoscere nel Mondo e di sollevarsi anche economicamente.
Matera, ha ricordato Chiorazzo, riuscì a superare candidate ben più blasonate per il grande entusiasmo dei lucani:
“Fu un movimento e una festa di popolo, e non di apparati, a far primeggiare la città.
Ma oggi tutto sembra così lontano e sopito.
Le aziende culturali hanno smesso di crescere e alcune hanno chiuso i battenti.
Matera, dopo essere stata una vetrina per la Basilicata, l’Italia e l’Europa, come affermò anche il compianto David Sassoli il quale mi confidò di non aver mai assistito a tanto entusiasmo di popolo, così da rimanerne profondamente commosso, vive attualmente una situazione di marginalità, penalizzata dalla distrazione dell’amministrazione regionale, e da una mancanza di visione e di programmazione culturale”.
“L’obiettivo della mozione è pertanto quello di fare proposte concrete e positive per uscire dall’impasse.
In particolare, occorre rendere unitaria la governance dei sistemi culturali e turistici superando le suddivisioni di competenze attualmente assegnate alla Direzione Generale Presidenza della Giunta e programmazione strategica e alla Direzione Generale per lo sviluppo economico e delocalizzare a Matera la sede di rappresentanza e gli uffici amministrativi dell’APT e della Lucania film commission”.
Il capogruppo di Bcc Giovanni Vizziello ha invece sottolineato la necessità di intercettare le risorse utili a rilanciare il turismo in Basilicata.
Per Vizziello:
“L’amministrazione regionale deve compiere scelte coraggiose, investire sul ‘brand’ Matera e potenziare quella fucina di attività, attraverso APT e Lucania Film commission, che faccia risaltare il nostro grande patrimonio culturale.
Patrimonio culturale che richiede attenzione e manutenzione per salvaguardare opere e tradizioni e migliorare l’offerta turistica.
È decisivo riuscire ad assicurarsi, con progettualità innovative e pianificazione razionale, una quota di quei 648 mln di euro dei fondi Pon cultura 2021-2027, destinati esclusivamente alle regioni convergenti e utilizzare le risorse POFesr 2021-2027 in questa direzione”.
Infine, Vizziello, ha rimarcato l’esigenza di avviare azioni solidaristiche a favore di quella fetta di popolazione che dalla crescita esponenziale del turismo nella città di Matera ha avuto disagi, in termini di aumento dei prezzi dei beni e di criticità alla viabilità urbana.
La parola è poi passata all’operatrice turistica materana, Marianna Dimona, che ha espresso l’urgenza di un cambio di passo da parte della Regione, al fine di stimolare azioni turistiche e culturali appropriate.
Ha esposto Dimona:
“Dopo l’apice raggiunto 10 anni fa sussiste oggi il problema di rinvigorire il turismo a Matera collegandolo al resto della Basilicata.
L’obiettivo è superare gli alti e bassi degli anni recenti e ripensare l’intero sistema che già da dopo l’emergenza Covid si è ritrovato a fare i conti con condizioni di difficile governabilità.
Occorre una visione politica di lungo periodo, che finora è mancata, e una programmazione adatta a rafforzare il ‘brand’ Matera, ampliare il periodo di accoglienza e superare il turismo ‘randagio’ ”.
A chiudere la conferenza stampa, Lindo Monaco, coordinatore politico Basilicata casa comune, che ha illustrato nei dettagli la proposta.
Ha affermato Monaco:
“Matera è indiscusso motore della capacità attrattiva, anche in termini culturali, dell’intera regione.
Per questo motivo è necessario riprogettare completamente il futuro di Matera, superando inutili logiche campanilistiche, quale attrattore turistico internazionale, coinvolgendo, attivamente e con progetti condivisi, tutti i comuni lucani perché possano sentirsi protagonisti di questo riposizionamento della città di Matera nella scena internazionale; ascoltando e collaborando, attivamente, con gli operatori culturali, gli operatori dello spettacolo, con la cosiddetta industria creativa; ma anche strutturando relazioni internazionali istituzionali e accademiche che possano dar luogo ad una riflessione matura sul futuro dell’Europa, un futuro che può partire da Matera.
La cultura è sicuramente al centro di questi percorsi perché si scrive cultura, si legge economia”.