Matera, intervento del presidente della provincia alla Festa delle Forze Armate: “Siate grati, riconoscenti e memori del loro impegno”

In occasione della festa delle Forze armate, questo l’intervento del Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini:

“Saluto S.E. il Prefetto di Matera, le autorità civili, militari, politiche e religiose, le associazioni degli ex combattenti e i concittadini presenti in questa piazza.

Come da tradizione anche quest’anno in occasione del 4 novembre celebriamo la Festa delle Forze Armate, portatrici della pace nel mondo con numerosi interventi dove essa è messa in discussione.

Per questo dobbiamo riconoscenza a quelle donne e a quegli uomini che, ogni giorno, operano per garantire la sicurezza e la piena espressione di libertà di parola, di pensiero, che assicurano il pronto intervento in caso di sciagure non solo nel nostro Paese.

Mi piace ricordare come questa celebrazione, in realtà, trovi la sua mission anche nel ricordo del sacrificio dei quasi 700mila giovani soldati morti per difendere la nostra Patria nel primo conflitto mondiale e gli ideali risorgimentali che hanno trovato vera compiutezza solo con la Costituzione repubblicana del 1948.

Proprio ai giovani intendo rivolgermi per ricordare loro che devono essere grati, riconoscenti e memori del grande impegno dei componenti delle Forze armate che molte volte con il sacrificio della propria vita hanno garantito il prevalere dei valori più nobili.

Per questo gli appartenenti alle varie Forze Armate devono essere orgogliosi, fieri e rispettosi delle diverse divise che indossano perché rappresentano il simbolo di sacrifici, rinunce e grandi atti di eroismo che ci permettono ogni
giorno di vivere in piena libertà.

Una libertà che può anche sembrare una normale condizione ma che è stata duramente conquistata da quanti hanno sofferto, sino all’estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera, democratica.

Un’Italia che considera la pace come ripudio della guerra nonché la traduzione in termini comuni e condivisi del superamento di quelle situazioni che rischiano, se non controllate, di provocare ingiustizie, distorsioni, diseguaglianze, generatrici a loro volta di conflittualità tra popoli, nazioni, comunità.

A tutti noi oggi chiamati, ciascuno per la propria parte, ad affrontare con decisione questi temi giunga forte il mio, il nostro messaggio di unità e solidarietà.

Viva l’Italia, Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!”