Il team “No time no space” composto da dieci alunni della classe VD del Liceo Scientifico di Matera, coordinati dal Prof. Pier Damiani Pacione, ha partecipato nella giornata del 18 Ottobre 2024 al Public Day dello IAC (International Astronautical Congress) che quest’anno si è svolto nella città di Milano.
Il gruppo di studenti è risultato vincitore (con altre nove scuole sparse in tutta Italia) del concorso “Call for ideas: Uno Spazio Responsabile per la Sostenibilità” bandito dall’Agenzia Spaziale Italiana in occasione dello IAC, con un progetto che propone la realizzazione di un satellite ricoperto di cellule riempite di aerogel per la raccolta dei detriti spaziali, in particolare, di piccoli detriti ovvero i micro-detriti.
La scuola spiega:
“I detriti più pericolosi per i veicoli spaziali in orbita sono, infatti, quelli con dimensioni comprese tra 5 e 15 mm.
Gli studenti si sono impegnati in un percorso di studio e di ricerca durato all’incirca un mese.
L’input è stata la partecipazione ad alcuni webinar dell’ASI sulle tematiche della sostenibilità in ambito spaziale attraverso i quali gli studenti hanno appreso le principali problematiche relative allo smaltimento dei rifiuti spaziali e le informazioni sullo stato attuale della ricerca aerospaziale.
A seguire, il team si è messo al lavoro individuando la propria “tematica di ricerca” nella problematica dei rifiuti spaziali ed elaborando la propria proposta attraverso un progetto nella forma di un testo, un video ed un poster scientifico.
Allo IAC di Milano il gruppo del Liceo Scientifico è stato premiato dall’astronauta italiana di riserva dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Anthea Evelina Comellini e dalla prof.ssa Amalia Ercole Finzi, ingegnera e filantropa, tra le più importanti personalità nel mondo delle scienze e delle tecnologie aereospaziali.
Successivamente gli studenti hanno potuto visitare gli stands, allestiti al centro MICO di Milano, entrando in contatto con astronauti, ingegneri, fisici, imprenditori, studenti universitari, tutti, a vario titolo, impegnati nella ricerca spaziale.
Per gli studenti è stata una esperienza molto significativa anche in relazione alle loro future possibili scelte universitarie e lavorative.
Un ringraziamento particolare all’Agenzia Spaziale Italiana per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto e, soprattutto, un ringraziamento all’Ufficio Education & Outreach dell’ASI e alle dottoresse Germana Galoforo, Doreen Hagemeister e Fabiana Paravani per il supporto organizzativo offerto”.
Di seguito le foto del team e del progetto.