Anche quest’anno, nel periodo dell’Avvento, nelle scuole italiane torna la “Cantata dei Pastori”: la celebre rappresentazione teatrale della cultura settecentesca Napoletana riadattata per le scuole dal Maestro Armando Chartier.
Chartier spiega:
“Si tratta di un testo sacro scritto nel 1698 dal drammaturgo napoletano Andrea Perrucci, che narra il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme: un cammino ostacolato da Lucifero, che cercherà di impedire la nascita di Gesu’.
Saranno gli angeli a proteggere il viaggio della Sacra Famiglia affinché si compia la volontà divina: in una eterna contrapposizione tra bene e male, che rappresenta per i ragazzi un autentico momento di riflessione e insieme di divertimento”.
Chartier, maestro di musica e teatro, che in Campania lavora da quasi trent’anni coinvolgendo ragazzi e bambini con percorsi musicali e laboratori teatrali che contano numeri davvero impressionanti, porta nelle scuole dal 1999 questo classico del Teatro napoletano.
Un successo, che si rinnova anno dopo anno, e che per il Natale 2024 ha deciso di partire proprio dalla Basilicata.
Si comincia il 28 e il 29 Novembre da Nova Siri, che ospiterà gli oltre 600 ragazzi dell’Istituto Enrico Fermi di Policoro, per proseguire in Campania, dove la Compagnia di Chartier è attesa in oltre 30 scuole della regione.
Chartier continua:
“E’ con grandissimo piacere che, quest’anno, abbiamo deciso di partire proprio dalla Basilicata, dove saremo in scena il 28 e il 29 novembre.
E devo dire grazie alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Fermi di Policoro Giovanna Tarantino, che ha sposato subito la nostra causa”.
La Dirigente Giovanna Tarantino spiega:
“È con grande entusiasmo che la nostra istituzione scolastica ha deciso di accogliere la proposta teatrale de “La Cantata dei Pastori”, che rappresenta un connubio affascinante di tradizione, fede e cultura popolare, attraverso l’adattamento del Maestro Armando Chartier.
Questa rappresentazione si trasforma in un’occasione preziosa per la nostra comunità educante di vivere e riflettere sul profondo significato del Santo Natale.
Un’opportunità, per i nostri ragazzi, di conoscere più da vicino l’espressione del teatro classico napoletano per arricchire, ulteriormente, il percorso educativo dei nostri studenti contribuendo a radicare in loro il valore delle nostre tradizioni, facendone tesoro per il futuro.
Un invito affinché il Natale non sia solo una ricorrenza, ma anche un’occasione di autentica formazione e di riflessione sui valori più profondi della nostra cultura e della nostra tradizione”.
Ed è esattamente con questo spirito che l’adattamento del maestro Chartier, pensato per le scolaresche di ogni ordine e grado, mette in scena un’opera che pur divertendo e coinvolgendo allievi e insegnanti, mantiene la sua essenza religiosa e tradizionale.
Il Maestro spiega:
“Ho semplificato e reso accessibile il linguaggio anche per i più piccoli ne ho ridotto i toni drammatici al fine di metter in risalto l’aspetto pedagogico.
Tra i protagonisti ci sono Maria e Giuseppe, che devono affrontare vari ostacoli durante il loro viaggio.
E i pastori Benino e Armenzio, lo scrivano affamato Sarchiapone: personaggi comici, che non appartengono alla tradizione biblica, tuttavia le loro peripezie aggiungono un tono farsesco alla vicenda, creando una commistione tra sacro e profano.
Musiche, canzoni e recitazione si alternano sulla scena della Cantata dei Pastori; bellissimi anche i costumi che riportano indietro nel tempo, a quella notte intrisa di mistero e magia che ogni Natale consacra la Nascita di Gesù.
Un ringraziamento speciale va alla parrocchia di Sant’Antonio da Padova di Nova Siri che ospiterà l’evento teatrale.
A Don Mario, che ci ha messo a disposizione il teatro parrocchiale, va il nostro grazie e la nostra solidarietà, perché lo spirito del Natale è esattamente questo: divertimento, riflessione, gioia ma anche fratellanza e solidarietà, soprattutto se c’è chi, più di tutti, ne ha davvero bisogno”.