A Matera arriva lo spettacolo Oliver Twist: dal mondo di Dickens ad un futuro libero per i bambini. Ecco l’evento

Per il quarto degli appuntamenti della tranche di novembre del VivaVerdi Multikulti c’è quello che è un significativo ritorno sulla scena materana di Angela De Gaetano: attrice e regista salentina, in questa doppia veste propone un recital liberamente ispirato al romanzo “Oliver Twist”, il secondo romanzo di Charles Dickens (1812-1870), col quale lo scrittore inaugurò il filone del “romanzo sociale” nella letteratura inglese.

I linguaggi, le opere e gli interpreti del teatro contemporaneo sono una componente importante nella programmazione della rassegna VivaVerdi Multikulti.

La multiculturalità che anima il cartellone organizzato da dall’associazione Arterìa è ciò che lo rende tra i contenitori di idee e progetti tra i più significativi del panorama meridionale, confortato da 28 anni di successi che il festival gode tante quante sono le sue edizioni.

Angela De Gaetano proporrà il suo nuovo lavoro Venerdì 22 Novembre a Matera in un contesto speciale, quale è la nobile cornice dei saloni della dimora storica di Palazzo Bernardini (Arco del Sedile n.9).

L’inizio dello spettacolo è alle 20:30.

L’attrice, autrice, regista ed educatrice teatrale, che con l’associazione Arterìa vanta a una lunga e fattiva collaborazione artistica (nel 2015 ha curato la regia de “Il Canto del Pane” e nel 2021 la regia e l’interpretazione de “I Fiori di Papavero”), con il “suo” Oliver Twist propone non un semplice spettacolo ma riesce a offrire un momento di acuta riflessione sui temi della difesa dei diritti dell’infanzia, una denuncia contro lo sfruttamento minorile e contro ogni forma di povertà.

Sola in scena, il prossimo 22 Novembre a Matera Angela De Gaetano propone un lavoro che prende a spunto dal celebre romanzo di Dickens per avviare una riflessione sul vuoto d’amore, sul valore della vita e sull’inesorabilità della morte.

Nell’allestimento Oliver Twist appare più avanti negli anni, rispetto al personaggio del libro; è ormai un uomo adulto che è scampato alle cose terribili che ha subito nella sua esistenza, e riflette ma soprattutto guarda a un mondo dove ogni forma di esclusione sociale sia stata eliminata; soprattutto, sogna una società migliore dove tutti i bambini possano crescere liberi in tutti i sensi anche nel potersi esprimersi.

Ecco la spiegazione del progetto artistico (a cura di Mauro Marino, attore e autore):

“I luoghi si consacrano al Teatro se il Teatro muove la sua azione di cura e di definizione, non sempre è facile; le nostre strade hanno sempre cercato di fare e di portare il Teatro dove era impossibile immaginarlo, inaugurando stagioni di rinnovamento della vita culturale di comunità e di territori che non avevano “luoghi” capaci di dettare la regola della condivisione, della partecipazione, dell’incanto al cospetto del racconto, della scena, dell’attore.

Accade, e accade anche che i contenuti desiderati e perseguiti trovino nel confluire delle ricerche lo stesso ambito per donarsi e manifestarsi ad un pubblico, mai veramente considerato tale perché necessariamente compartecipe degli atti che la scena porta agli occhi e al sentire.

Così è per “Nasca il Teatro”, luogo nato con l’obiettivo di avvicinare le persone al teatro e a tutte le forme d’arte, che Ippolito Chiarello supportato da un nucleo di persone volenterose e determinate ha creato in un “magazzino” di proprietà dell’amministrazione delle case popolari alle Vele, quartiere della periferia di Lecce.

Uno spazio intimo, piccolo e grande insieme, dove a dettare la regola è la prossimità, la vicinanza tra pubblico e atto.

Il prodigio dell’incontro e dell’intesa tematica si è svelato con Angela De Gaetano nei panni di Oliver Twist, il ragazzino di Charles Dickens.

Presente in scena, Oliver è anziano, come mai prima l’avevamo percepito, dunque è cresciuto, si è liberato dal giogo della soggezione, si è costruito la vita come certo meritava.

Ci appare sobrio ed elegante, è lì, in scena, la foto della madre mai conosciuta in una mano, per un “riepilogo” a lei della sua avventura.

Nato in una casa di lavoro, subito orfano, derubato e privato della libertà, ceduto ad un beccamorto e poi in fuga, solo e tenero, preso nel vortice della strada nella Londra vittoriana con le sue ipocrisie e la realtà di una povertà metropolitana ammorbante e perennemente in conflitto.

La strada, la banda dei piccoli sodali, la costrizione dettata dal tirannico Fagin e il generoso Brownlow, suo mentore nel cambiamento.

Tutte voci di un atto veloce quanto il tempo di un’apparizione, quella di un “santo” laico, maestro di vita, maestro di coraggio e di determinazione, come Angela.

Lei è di quella leva di attrici cresciute creando con costanza e testardaggine la propria autonomia espressiva; drammaturga di se stessa è voce narrante nella necessità di dare corpo a vicende che la riguardano, la coinvolgono toccando le corde di un’emotività tenuta lì, presente e vigile, sul limine della messa in scena.

Un’economia del sentire pronta a osare, a divenire atto condiviso, passione, urto, capriola di senso.

Tragico e comico insieme, lancia unica di un mestiere che cresce in un’intesa mai ammiccante, serena nel suo darsi, frontale, schietta, popolare.

Che quello, è l’attore, creatura della cultura del popolo e lei sa bene, cos’è essere e guardare al margine, stare sulla linea di confine che accoglie, interpreta e restituisce dignità e vigore a ciò che, senza voce, chiede parole e poesia per manifestarsi”.

Ecco la locandina dell’evento.