Nonostante l’ordinanza della Polizia Locale di Matera, con cui disponeva l’istituzione temporanea del divieto di transito e di sosta, con rimozione coatta dei veicoli, nel tratto di strada tra la località Iazzo Gattini ed il piazzale Belvedere, il traffico nella zona di Murgia Timone è andato in tilt.
L’associazione Brio (Brillanti realtà in osservazione) si unisce alla denuncia della neo associazione Fronte del Parco e fa sapere:
“Come associazione culturale, desideriamo unirci alla denuncia della neonata associazione Fronte del Parco, circa il persistere della congestione del traffico veicolare nella zona di Murgia Timone, malgrado sia in vigore il divieto di transito durante i fine settimana dal 1 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019.
Tale decisa presa di posizione si riferisce a domenica 30 dicembre 2018, giorno in cui la circolazione veicolare è andata in tilt su tutto il territorio comunale, complice l’imminenza del concerto Rai di fine d’anno e la concomitanza del Presepe Vivente, col conseguente richiamo di un flusso ingente di turisti, che si sono riversati anche nell’area del Parco.
Come segnalato altresì dalle guide turistiche la scorsa estate e da noi gli anni passati, riteniamo che il divieto di transito nel Parco della Murgia Materana, specie le zone Timone e Murgecchia, da parte di auto e bus privati sia ormai un provvedimento indispensabile, da rendere strutturale come politica gestionale, onde esplicare autentiche politiche di tutela di un ecosistema fragile, da preservare dalla pressione antropica eccessiva.
Circa le modalità per attuare detta regolamentazione, si può ricorrere a colonnine mobili a scomparsa da installare all’intersezione con la SS7, presso i portali recanti lo stemma del Parco della Murgia Materana o davanti al bivio con il Centro Visite di Jazzo Gattini.
Tale modalità può essere utile a lungo termine, per evitare di distogliere agenti di polizia locale dal servizio cittadino.
In linea più generale, come espresso in altre occasioni, la nostra posizione resta da anni incentrata sull’introduzione in pianta stabile di un servizio di sorveglianza nel Parco, visti i pregevoli risultati ottenuti allorchè detto servizio è esistito in forma embrionale dal 2014 al 2016, anche dal punto di vista dei risultati ottenuti e dell’interazione proficua avvenuta con gli operatori e gli stakeholder turistici per qualsiasi problematica e segnalazione.
E’ necessario prendere ad esempio e modello gli altri parchi italiani con territorio analogo, a maggior ragione che l’Ente Parco della Murgia Materana ha siglato un gemellaggio proprio alcuni mesi fa, con l’omologo della Maremma Toscana, che ha impostato misure nelle spirito di quelle su indicate”.