“Gli ex Tis e Rmi che lavorano nel Comune di Ferrandina abbiano gli stessi diritti degli altri lavoratori”. Ecco che cosa sta succedendo

La scrivente Organizzazione sindacale CUB (Confederazione Unitaria di Base) di Basilicata, in una nota, informa:

“PREMESSO

che è stata più volte sollecitata dalle lavoratrici e dai lavoratori ex Tis e Rmi che lavorano nel Comune di Ferrandina (MT) ad intervenire affinché venga rispettato quanto sancito nel Bando della Regione Basilicata che stabilisce all’ Art. 6 “Indennità di Partecipazione” al comma 7: “Il numero di ore mensili dovrà essere espletato, di norma sulla base dei progetti candidati da soggetti ospitanti, attraverso giornate lavorative tipo di almeno 5 ore consecutive e per un numero di giornate pari a quanto indicato nello schema di cui al comma 3 del presente articolo.

I progetti di Pubblica Utilità potranno prevedere giornate di durata maggiore, nei limiti degli orari previsti per legge per il tipo di attività da svolgere e nel limite delle ore mensili di cui allo schema sopra indicato. In tal caso il numero di giornate mensili sarà riproporzionato sulla base delle ore giornaliere previste dal progetto.”;

che la richiesta ad intervenire è stata più volte sollecitata dai lavoratori poiché nel Comune di Ferrandina viene chiesto agli stessi lavoratori di lavorare per solo 4 ore al giorno e non per 5 ore di lavoro come previsto;

che togliendo i giorni ricadenti di sabato e di domenica nei quali non si lavora, gli eventuali giorni festivi nazionali, molte volte si ha difficoltà ad espletare tutte le 80 ore mensili lavorando solo 4 ore al giorno e non 5 ore come previsto dal bando originario (allega copia);

che a partire dal mese di novembre 2024 le ore di lavoro da svolgere sono aumentate a 80 ore mensili, non svolgendo quindi le 5 ore al giorno di lavoro previste ma solo 4 ore, il rischio è quello di perdere l’intero sussidio, in questo modo si crea solo nervosismo, problemi ai lavoratori e il tutto incide anche negativamente nella sfera familiare;

che fa presente altresì che le lavoratrici e i lavoratori non hanno diritto a giorni di permesso individuali e a ferie,

INVITA

le Autorità in indirizzo, ognuno per le proprie responsabilità ad intervenire affinché le lavoratrici e i lavoratori ex Tis e Rmi che lavorano nel Comune di Ferrandina abbiano gli stessi diritti degli altri lavoratori di altri paesi e che svolgano 5 ore di lavoro al giorno e non 4 come viene attualmente loro richiesto”.