“Caos politico in vista delle prossime elezioni comunali di Matera”: pronta una proposta

“La cattiva amministrazione degli ultimi anni, i conflitti interni ad alcune forze politiche, i tentativi di ingerenza da parte di taluni apparati di potere che risiedono nel capoluogo di regione, stanno determinando una situazione generalizzata di caos politico in vista delle prossime elezioni comunali di Matera.

Il risultato è un grave disorientamento degli elettori materani, che rischiano di non ritrovarsi nelle condizioni giuste per arrivare alla scelta migliore per il futuro della città”.

Questo quanto notato da Volt Europa, un movimento politico europeo.

In questi mesi Volt, in continuità con il lavoro portato avanti ormai da alcuni anni, ha voluto offrire il proprio contributo alla definizione di un orizzonte chiaro, attraverso proposte che potranno trovare concreta applicazione per quella che potrà essere “Matera da Grande”.

Eustachio Follia, coordinatore regionale di Volt spiega:

“Insieme al contributo di idee, si pone con chiarezza la necessità di portare, laddove regna la massima confusione politica – un contributo di metodo per la selezione del candidato sindaco attraverso “Primarie certificate”.

Dunque, non Primarie qualsiasi come a volte se ne sono viste.

Con le Primarie non si dovrebbe correre il rischio di inquinare la democrazia portando ai seggi avventori totalmente estranei ad un genuino interesse per le sorti cittadine.

In questo modo si corre anche il pericolo di restringere la partecipazione a forze e personalità che si riconoscono in un sistema di valori e che non si siano prestate a continue operazioni di trasformismo politico.

Dunque, promuovere una sigla diversa ad ogni occasione non è sinonimo di novità, bensì di insaziabile brama di potere conseguente a puntuali fallimenti.

Le “Primarie certificate” dovranno fondarsi sulla libera partecipazione esclusivamente dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Matera, cioè coloro che effettivamente possono determinare l’elezione del sindaco.

Inoltre, bisognerà bilanciare il ruolo dei giovani e delle donne, attraverso quote garantite per fasce di età (18-35 anni; 36-60 anni; oltre 60 anni) aventi ciascuna lo steso peso delle altre.

In questo modo, le Primarie potranno davvero garantire trasparenza, rappresentatività e inclusività nel processo di scelta”.