Basilicata, concorso in Regione: “A rischio centinaia di idonei”. Ecco che cosa sta succedendo

Il Comitato idonei Regione Basilicata esprime profonda preoccupazione alla luce della reintroduzione dell’obbligo, per gli enti locali e non solo, di attivare procedure di mobilità prima di procedere a nuovi concorsi o scorrimenti di graduatorie (art. 30, c. 2-bis del Dlgs. 165/2001).

Come si precisa in comunicato stampa:

“Il rischio concreto, infatti, è che lo sforzo di massimizzare le assunzioni dalle graduatorie regionali venga vanificato, frustrando, di fatto, non soltanto le aspirazioni dei tanti idonei lucani che guardavano al 2025 con moderato ottimismo, ma anche il rilevante “investimento” della Regione quale ente banditore di un concorso atteso da decenni.

Una vera e propria “beffa”, questa, ancor più se rapportata alla proroga della validità delle graduatorie appena votata all’unanimità in Consiglio Regionale (dicembre 2024).

Com’è noto, a fronte di idonei già selezionati, l’obbligo di esperire procedure di mobilità allungherebbe enormemente i tempi di assunzione, con conseguente rischio di far scadere i termini di validità delle graduatorie in essere e, dunque, la possibilità, per molti giovani, di poter vedere finalmente premiati i propri sforzi per non abbandonare la Basilicata.

Non tutto, però, sembra perduto.

Negli emendamenti presentati al c.d. Milleproroghe, l’ANCI ha evidenziato con forza tali criticità, proponendo una specifica “Deroga alla mobilità preventiva fino al 31 dicembre 2026”.

Ciò consentirebbe di procedere alle assunzioni programmate per il 2025 in tempi rapidi, potendo attingere, appunto, dalle graduatorie ancora valide senza essere obbligata a bandire procedure di mobilità.

Alla luce di ciò, l’auspicio del Comitato è che i parlamentari e le istituzioni lucane, a partire dai Presidenti della Giunta e del Consiglio, appoggino con forza e senza indugio la proposta dell’ANCI, nel comune obiettivo di dare risposte concrete ai tanti giovani lucani che continuano a credere, con tenacia, di poter avere un futuro dignitoso in casa propria“.