Bollette, slittano gli aiuti del Governo: ecco i dettagli

Slittano gli aiuti del governo contro il caro energia.

Il decreto Bollette arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri venerdì, alle 10, con tre giorni di ritardo rispetto alla tabella di marcia fissata nei giorni scorsi.

Lo stop al Cdm di martedì arriva dalla premier Giorgia Meloni, che come fa sapere la repubblica ha ritenuto “non soddisfacente” la bozza messa a punto dai ministeri dell’Economia e dell’Ambiente.

Servono misure “più efficaci” per le famiglie e le imprese, con un’attenzione particolare ai soggetti più vulnerabili, è il ragionamento che trapela da Palazzo Chigi.

I primi segnali di un rinvio affiorano al mattino, quando non parte la convocazione del pre Consiglio. Ai tecnici dei due ministeri viene chiesto di mettere mano alle misure.

Tra i nodi da sciogliere ci sono i sostegni alle imprese, ma le simulazioni in corso riguardano anche l’allargamento del bonus sociale, lo sconto in bolletta che oggi è riservato alle famiglie (con massimo 3 figli a carico) che hanno un Isee inferiore a 9.530 euro (fino a 20 mila euro per quelle numerose, con almeno quattro figli).

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, punta a cancellare la differenza tra il costo del gas sul mercato all’ingrosso italiano (l’indice Psv) e quello sul mercato di riferimento europeo (il Ttf di Amsterdam). Costo: circa 200 milioni. Il beneficio per i consumatori (soprattutto per le imprese) sarebbe pari a 1,3 miliardi.

Allo studio anche il rinnovo o l’allungamento delle concessioni idroelettriche che dovrebbe però essere condizionato all’assegnazione al Gse del diritto di ritirare parte dell’elettricità prodotta da questi impianti.

La bolletta elettrica di gennaio registra una crescita media del 24% rispetto a gennaio 2024 e del 56,5% rispetto al 2019, sottolinea una nota di Confcommercio-Imprese per l’Italia che ha misurato l’impatto del caro energia sulle imprese del terziario. Aumenti anche per il gas, con un +27% rispetto all’anno scorso e +90,4% rispetto al 2019.

I dati – si legge nella nota – risultano ancora più penalizzanti per la competitività delle nostre imprese nel confronto con gli altri Paesi europei: a gennaio, infatti, il prezzo dell’energia elettrica in Italia (143 euro/Wh) è risultato più alto del 40% rispetto alla Spagna e di quasi il 30% rispetto a Francia e Germania. “Servono interventi urgenti, a cominciare dalla progressiva sterilizzazione degli oneri generali di sistema (gravanti per il 23% sulle bollette elettriche del terziario) la cui fiscalizzazione condurrebbe all’abbattimento dei costi per la generalità dei clienti finali”.

“Il decreto al quale sta lavorando il governo dovrà prevedere un robusto intervento a favore della platea delle piccole imprese che sono le più penalizzate dai consistenti rialzi delle bollette”, sottolinea Cna, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa.

All’ordine della riunione del Consiglio dei ministri di venerdì è atteso anche il disegno di legge delega sul nucleare.

Il disegno di legge, insieme ai decreti delegati che saranno emessi dal governo entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, servono a ridare all’Italia il quadro giuridico per la realizzazione, la gestione e il controllo delle centrali nucleari.