Basilicata, “La forestazione può sicuramente garantire alcune centinaia di nuovi posti di lavoro”. La proposta

“L’aumento delle giornate lavorative e l’avvio del turnover per i lavoratori forestali non possono essere ancora questioni da “osservare”.

Ci sono tutte le condizioni per passare dagli impegni ai fatti.

Fatti che abbiamo sentito ripetere da anni dai vari assessori regionali all’Agricoltura e Forestazione che si sono succeduti”.

Così Carmine Ferrone (Pd), vice presidente Provincia di Potenza, commentando la riunione dell’Osservatorio regionale sulla forestazione.

Ferrone continua:

“L’incremento medio di sole cinque giornate lavorative avvenuto nel 2024 (da 132 a 137) non è assolutamente sufficiente a garantire redditi dignitosi alla platea dei 2500 operai forestali, come non è sufficiente ad avviare un efficiente programma di rimboschimento, tutela del patrimonio forestale e difesa del territorio di cui hanno assoluta necessità specie le aree interne e montane.

Inoltre, l’età media dei nostri lavoratori, superiore ai 55 anni, richiede di imboccare con speditezza la strada del turnover l’unica in grado di assicurare quel ricambio generazionale da sempre invocato dagli assessori regionali e mai attuato.

La forestazione può sicuramente garantire già dal 2025 alcune centinaia di nuovi posti di lavoro.

Come conferma la cosiddetta certificazione di catena di custodia (per la Basilicata poco più di 4.082 ettari certificati sostenibili) che fa una mappa dei prodotti forestali dalle foreste gestite in maniera sostenibile, ci sono le condizioni per una svolta per far diventare finalmente la forestazione un comparto produttivo.

Diventa perciò pregiudiziale che il confronto con i sindacati ma anche con la Provincia e i Comuni soggetti istituzionali fortemente interessati alle politiche agro-forestali preveda tempi di decisioni rapide e condivise”.