Matera in Puglia? Si può andare avanti con il referendum per lasciare la Basilicata: cosa dice La Corte Suprema di Cassazione

La Cassazione ha ritenuto ammissibile la richiesta presentata dagli ex senatori Tito Di Maggio e Corrado D’Anzi, insieme all’associazione Terra d’Otranto, per indire un referendum ex Art. 132 della Costituzione, volto a trasferire la città di Matera in Puglia.

Per AISM.Mathera:

“Si tratta di un passaggio epocale per la Città dei Sassi, che si trova di fronte a una scelta storica: restare in Basilicata o diventare parte della sesta provincia pugliese, affiancando Altamura e Gravina.

La proposta nasce dal malcontento per le politiche regionali, ritenute penalizzanti nei confronti di Matera e della sua provincia, a vantaggio dello sviluppo di Potenza.

L’iniziativa segue l’esperienza della BAT (Barletta-Andria-Trani), l’ultima provincia pugliese istituita, e potrebbe rappresentare un’importante svolta per il futuro di Matera.

Per la Puglia, sarebbe un’acquisizione di prestigio internazionale, mentre per la Basilicata significherebbe una perdita rilevante, con il rischio che anche Potenza possa in futuro essere trasferita in Calabria, seguendo la visione delle macro regioni della fondazione Agnelli.

Una regione segnata dall’egemonia di Potenza, che ha esercitato un controllo dominante sull’intero territorio, frenando costantemente lo sviluppo della città di Matera e del resto del territorio”.