L’Azienda Sanitaria Locale di Matera aderisce alla Giornata nazionale per la donazione ed il trapianto di organi e tessuti 2025 che si svolge domani 11 aprile.
Il trapianto, ogni anno, restituisce alla vita migliaia di persone affette da una grave insufficienza d’organo.
Ma senza una donazione, non c’è un trapianto.
Per sensibilizzare sull’importanza di prestare il consenso al prelievo degli organi dopo la morte, è stata istituita dal Ministero della Salute questa giornata.
Il Centro Nazionale Trapianti promuoverà una campagna informativa dedicata alla donazione ed il trapianto di organi e tessuti attraverso i canali web e social, portando all’attenzione dei media il tema della dichiarazione di volontà al Comune, attraverso la pubblicazione dell’Indice del Dono 2025.
Afferma il Direttore Generale dell’ASM, Maurizio Friolo:
“La Giornata che si celebra in tutta Italia è l’occasione per dire grazie a tutti coloro che scelgono di donare per dare nuova vita ad altre persone, compiendo un gesto di straordinaria generosità.
Il merito è innanzitutto dei donatori, ma anche delle associazioni di volontariato e dei professionisti afferenti al nostro Centro Regionale Trapianti”.
A dirigere il Centro Regionale Trapianti della Basilicata che ha sede nell’Ospedale di Matera è la dottoressa Maria Grazia Schievenin che rinnova l’appello a tenere alta l’attenzione, affinché siano sempre di più i lucani che decidono di donare.
Sostiene Maria Grazia Schievenin:
“La donazione di organi è un atto di grande valore umano che può cambiare la vita di chi è in attesa di un trapianto.
I dati nazionali riferiti al primo trimestre 2025, ci dicono che il 40% delle persone che si sono recate quest’anno presso le anagrafi comunali per il rinnovo della carta di identità, ha scelto di opporsi al consenso della donazione degli organi.
Si tratta, purtroppo, della percentuale più alta degli ultimi dieci anni. L’obiettivo è di invertire questo trend. Giornate come questa rappresentano l’occasione rimarcare l’importanza della donazione, sensibilizzare attraverso l’informazione, per sfatare timori e falsi miti.
Tanto lavoro che richiede un grande impegno non solo per noi sanitari ma anche per istituzioni e associazioni che ogni giorno fanno sensibilizzazione su questo tema. Solo insieme si può raggiungere l’obiettivo atteso”.