Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Ferrandina hanno tratto in arresto – in applicazione del cd Codice Rosso, l’insieme di norme atte a contrastare la violenza domestica e di genere – un 53enne cittadino straniero, incensurato, ritenuto colpevole di porre in essere atti persecutori nei confronti dell’ex moglie 39enne, anch’essa straniera.
L’arresto è stato operato dai militari in piena mattinata nelle strade del centro cittadino.
I Carabinieri sono intervenuti tempestivamente dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto proprio dalla donna, individuando e immobilizzando l’uomo, intento ad inseguire a piedi, in preda ad un raptus di gelosia, il nuovo compagno dell’ex moglie, minacciandolo di morte.
L’episodio era stato preceduto da due denunce, che la donna aveva sporto nei giorni precedenti proprio presso la Stazione di Ferrandina, segnalando all’Arma due episodi di minacce, consumatisi il primo di persona, con l’ex marito che l’aveva avvicinata sotto casa minacciandola affinché interrompesse la nuova relazione sentimentale, ed il secondo per via telematica, mediante l’invio di numerosi messaggi dal contenuto fortemente minatorio.
Sono state proprio le prime denunce della donna a far attivare, dall’Autorità Giudiziaria, le procedure di particolare tutela e protezione previste dalla normativa del Codice Rosso, che hanno portato all’immediato intervento nel caso del tentativo di aggressione che si è concluso con l’arresto dell’uomo.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Matera, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovrà rispondere dei reati di minaccia aggravata e atti persecutori.
Precisando che nei confronti dell’arrestato vige la presunzione di innocenza sino all’emissione di una sentenza di condanna definitiva, preme sottolineare la fondamentale importanza delle denunce della donna, che raccontando tutto sin dall’inizio, si è affidata agli uomini dell’Arma, che hanno immediatamente messo in moto la macchina della tutela e della protezione, rivelatasi decisiva per porre fine a quello che stava diventando un vero e proprio incubo e, soprattutto, per evitare ulteriori e ben più gravi conseguenze.
L’invito a tutte le persone vittime delle varie forme di violenza rimane lo stesso: denunciare, perché non si è mai soli.