Saranno l’opera e la figura di Ermanno Olmi, il regista bergamasco scomparso l’anno scorso, il tema della “Seconda lezione di cinema”, il programma di proiezioni e incontri organizzati dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in partnership con la Lucana Film Commission, con lo storico del cinema Tatti Sanguineti e l’attore-regista materano Antonio Andrisani.
L’evento rientra nel cartellone di “Future digs”, un progetto multimediale che spazia dal cinema alla lectio magistralis per parlare di democrazia, migrazione ed evoluzione.
Scavare per scoprire cosa ci aspetterà domani: la scommessa di un’archeologia del futuro.
Il ciclo delle “Lezioni” è scandito appunto tra ieri (l’incontro sul ruolo di Giulio Andreotti sottosegretario di De Gasperi tra censura e rilancio di Cinecittà), oggi e domani (il cinema sul cinema, in programma l’11 Aprile).
L’appuntamento con lo storico del cinema e l’attore-regista materano è per Giovedì 7 Marzo alle ore 20:30, al Cinema Piccolo di Matera.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Dopo la proiezione di una sua videointervista a Olmi, Sanguineti attingerà al suo straordinario repertorio di storie, fatti e curiosità per tratteggiare un ritratto a tutto tondo del regista ma anche per offrire una riflessione sull’evoluzione dei modelli di produzione nel contesto attuale del cinema indipendente italiano e straniero.
Lo affiancheranno Antonio Andrisani e Francesco Liotard, un fonico di presa diretta e montaggio del suono che ha lavorato in tutti gli ultimi film del Maestro: da “Il mestiere delle armi a Tickets”, da “Centochiodi” a “Il villaggio di Cartone” e “Torneranno i pirati”.
La parabola professionale di Ermanno Olmi è del resto paradigmatica di una dimensione produttiva distante dal gigantismo delle major hollywoodiane e dei grandi produttori legati ai network televisivi.
Il regista nasce infatti come documentarista e affina le sue capacità tecniche non solo come autore ma anche come operatore e montatore in un’intensa gavetta (circa 40 opere in otto anni).
E al termine di una carriera lunga e ricca di successi, nel 2007 lascia il cinema di finzione per ritornare al documentario.
Il Leone d’Oro della Mostra di Venezia del 2008 alla carriera è il suggello alla sua opera.