Il Gup di Matera ha rinviato a giudizio un 64enne del materano per atti persecutori aggravati.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la vicenda si è svolta tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.
L’uomo, all’epoca dei fatti dirigente di una struttura sanitaria, per mesi ha molestato una delle dipendenti della struttura “sottoponendola a vessazioni sul lavoro, minacciando di farle
ordini di servizio negativi se non avesse accettato le sue proposte”.
Il 64enne continuava a perseguitarla anche su Whatsapp inviandole messaggi di gelosia e minacciandola di “ucciderla con la pistola di cui aveva disponibilità”.
La donna, che con l’uomo non aveva alcun rapporto sentimentale, ha sempre rifiutato le proposte ricevendo dal suo superiore “una serie di contestazioni e di ordini di servizio con cui condizionava e limitava la sua attività lavorativa”.
Ciò che ha spinto la donna a denunciare sono stati gli atti persecutori e le minacce di morte.
La data della prima udienza è stata fissata al 13 Maggio.