La Facoltà di Architettura della Basilicata è tra le migliori d’Italia!
Grazie a questa facoltà, l’Università degli studi di Basilicata si piazza al secondo posto nella classifica nazionale, seconda solo a quella di Ferrara.
Questi dati emergono dalla classifica Censis 2017 sulle Facoltà di Architettura e di Ingegneria edile-architettura magistrali a ciclo unico, e collocano al primo posto generale per la didattica la Facoltà di Architettura di Ferrara (110 punti), seguita proprio da quella della Basilicata (94 punti).
La Facoltà lucana ha sede a Matera ed è anche tra le prime dieci in Italia per progressione di carriera: sesta con 90 punti, dopo Caserta, Ferrara, Catania, Calabria e Padova e quinta con 98 punti per internazionalizzazione dopo Ferrara, Marche, Brescia e Pavia.
I numerosi maturandi italiani, alle prese con la scelta dell’Università, potranno consultare questa valutazione per decidere a quale Università iscriversi.
Intanto le iscrizioni per il test di ammissione al corso laurea magistrale a ciclo unico in Architettura (a numero chiuso) dell’Università della Basilicata per l’anno accademico 2017/18 sono già aperte e c’è tempo fino al prossimo 25 Luglio.
Le domande vanno presentate entro le ore 15:00 sul portale “UniversItaly”, e andranno poi perfezionate sul sito web dell’Ateneo lucano.
I posti disponibili sono complessivamente 80 (più due destinati a studenti non comunitari non residenti in Italia).
La prova di accesso si svolgerà giovedì 7 Settembre alle ore 11:00.
La prova prevede 60 quesiti su cultura generale, ragionamento logico, storia, disegno e rappresentazione, fisica e matematica.
E’ quanto emerso nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi, a Matera, nella sede Unibas in via Lazazzera.
I docenti Unibas Antonella Guida e Antonio Conte hanno spiegato:
“L’obiettivo formativo del corso è creare un architetto con un profilo internazionale che unisca una specifica capacità progettuale a livello architettonico e urbanistico alla padronanza degli strumenti relativi alla conoscenza e valorizzazione del Patrimonio storico architettonico del contesto unico come i Sassi di Matera, Patrimonio dell’Umanità e capitale della cultura per il 2019.
Abbiamo pensato ad una formazione teorica e pratica fondata sulla ricerca e sulla creatività in architettura che permettano il dominio delle regole del mestiere e la produzione di opere per vincere il tempo e mantenere intatto un patto ideale di continuità con la conoscenza e i diversi modi di interpretarla, e di come il progetto ci possa unire ai Patrimoni dell’Umanità.
Studiare a Matera perchè questo luogo è una sorta di ponte lanciato dall’ingegno umano, tra la ‘materia’ della Terra ed il ‘paesaggio’ naturale, tra i caratteri di un sito e la forma architettonica più congeniale ad esso, tra i diversi modi di abitare e le vocazioni modellati nei millenni”.
Guida ha infine aggiunto:
“Importanti sono i dati che ci rinvengono dalle statistiche del Censis rispetto ai laureati del corso di studi di Architettura, che ci pongono al secondo posto in Italia fra le lauree quinquennali di Architettura.
Inoltre i dati ci vedono al sesto posto per le progressioni di carriera dei nostri laureati e quinti per l’internazionalizzazione.
Gli stessi dati Erasmus, che quest’anno compie 30 anni dalla sua istituzione, ci davano secondi dopo l’università di Brescia per la mobilità internazionale, appunto, del progetto Erasmus Plus dell’ultimo anno”.
Per Conte invece:
“Bisogna ulteriormente precisare che chi si laurea in Architettura a Matera ha il riconoscimento europeo, perché il titolo conseguito con questa laurea magistrale a ciclo unico quinquennale è spendibile non solo in Italia ma a livello internazionale.
Un’altra opportunità si riferisce al fatto che il titolo è spendibile anche per un rapporto col territorio diversificato, come l’esame per l’abilitazione all’esercizio di Architetto o l’abilitazione all’esercizio di Ingegnere. Dall’anno scorso inoltre Matera è sede degli esami di Stato di Architettura.
Per il secondo anno abbiamo questa opportunità, importante prima di tutto per il territorio, e come richiamo e attrattività rispetto ai ruoli di formazione”.