È il più grande fossile di balena mai descritto, ma anche il fossile di vertebrato più pesante mai scoperto al mondo.
Una balena lunga circa 26 metri, che un milione e mezzo di anni fa, nel Pleistocene inferiore, nuotava nelle acque del Mediterraneo e la cui scoperta consente di ridisegnare l’evoluzione del gigantismo estremo delle balene.
Così National Geographic Italia descrive lo scheletro fossile rinvenuto nelle vicinanze di Matera, sulle rive del lago di San Giuliano, nel 2006, oggetto di uno studio appena pubblicato su Biology Letters, che ha coinvolto il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, il Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania e il Directorate Earth and History of Life, Royal Belgium Institute of Natural Sciences di Bruxelles.
L’esemplare viveva in mare aperto e probabilmente si nutriva di prede molto piccole, come fanno le balenottere azzurre attuali.
Giovanni Bianucci, paleontologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, fra gli autori dello studio, spiega:
“L’esemplare descritto ha caratteristiche molto simili a quelle della balenottera azzurra attuale (Balaenoptera musculus), che può raggiungere i 30 metri di lunghezza e le 180 tonnellate di peso, attestandosi come il più grande animale mai esistito.
Fra gli aspetti che accomunano il nuovo esemplare alla balenottera azzurra, ci sono le enormi dimensioni, ma anche i caratteri morfologici del cranio e della bulla timpanica, la parte dell’orecchio interno che serve ad amplificare i suoni e che è estremamente diagnostica, ma fin quando la preparazione dello scheletro non verrà completata, non saremo in grado di dire con certezza se si tratta della stessa specie attuale oppure di una specie non ancora descritta”.
La balena di Matera rappresenta uno dei pochi reperti fossili riconducibili al Pleistocene.
Aggiunge Bianucci:
“Questo studio, insieme ad altre recenti scoperte, suggerisce che la storia biologica del Mediterraneo nel Pleistocene sia assai più complessa di quanto non si sospettasse”.
Una scoperta incredibile per la nostra regione, non trovate?
Di seguito una ricostruzione della balena e una foto del suo ritrovamento.