Oggi, 2 Giugno, si celebra la Festa della Repubblica Italiana.
Il 2 e il 3 Giugno del 1946 si tenne un referendum istituzionale con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato (monarchia o repubblica) dare al Paese.
Il referendum fu indetto quando terminò la seconda guerra mondiale, qualche anno dopo la caduta del fascismo, regime dittatoriale che fu sostenuto dalla famiglia reale italiana per circa vent’anni.
Per questo 73° Anniversario della Fondazione della Repubblica, tante le celebrazioni svoltesi nei vari comuni.
A Matera si è tenuta una manifestazione in piazza Vittorio Veneto, dopo la quale le istituzioni si sono spostate nel Salone di rappresentanza del palazzo del Governo.
Lì, è avvenuta la consegna delle “Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, conferite dal Presidente della Repubblica con decreto del 27 Dicembre 2018 ai cittadini che si sono distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e del disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolta a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.
Per la provincia di Matera, hanno avuto l’onore di ricevere il riconoscimento:
- Giuseppe Carriero;
- Andrea D’Alessandro;
- Maria Grazia Delicio;
- Giovanni Magariello;
- Vito Pozzuoli;
- Francesco Paolo Rubino;
- Filippo Paolicelli.
A seguire, il concerto del Conservatorio Statale di Musica “Duni” di Matera.
Questa la dichiarazione del Sindaco De Ruggieri:
“Non possiamo, nel momento in cui celebriamo la nascita della Repubblica Italiana, non segnalare il tentativo di eutanasia dell’Unità del Paese attraverso lo strumento di un sovranismo regionale che calpesta i principi fondanti della nostra Costituzione.
Il 2 giugno di 73 anni fa, nasceva la Repubblica come elemento di comunione degli italiani.
Si sanciva l’unità solidale del Paese, come celebra l’iscrizione su una targa in bronzo esposta nella Sala della Lupa di Montecitorio.
Alcide De Gasperi, nel parlare della Repubblica, invitava a tenere alti i livelli di responsabilità e ad identificarla con il concetto di democrazia.
Perché, se nessuno può contestarne la definizione, data da Lincoln, come governo del popolo, dal popolo e per il popolo, nel concreto ci sono spesso pericoli che si manifestano in maniera quasi nascosta.
E il pericolo di questi giorni è quello che viene da un regionalismo a geometria variabile, che pretende che i diritti costituzionali (salute, istruzione, cultura) vengano riconosciuti a seconda del gettito fiscale di ogni territorio.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Solidarietà politica, economica e sociale recita l’articolo 2 della Costituzione.
Qualcuno vuol rompere questo disegno di unità del Paese sancito dalla nostra Costituzione.
E noi abbiamo il dovere di essere sentinelle di fronte a questo pericolo.
Ecco perché da Sindaco di Matera, Capitale europea della Cultura, mi sento di invitare tutti i Parlamentari, i Presidenti delle Regioni, delle Province e i Sindaci, a contrastare questo disegno, a fare in modo che il sovranismo regionale non passi e a ritrovare il senso di comune appartenenza alla Nazione.
Celebriamo la Repubblica, ma difendiamola dagli agguati che le vengono tesi”.
Tanti auguri alla nostra Italia!