Dal prossimo Settembre, presso il laboratorio specialistico di Genetica medica dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera – in accordo con il Centro di riferimento regionale di Medicina fetale e diagnosi prenatale dell’Ospedale San Carlo di Potenza e le unità operative di Ostetricia e ginecologia che operano sul territorio – sarà possibile effettuare il test di screening prenatale non invasivo (Nips), utile per individuare, attraverso un semplice prelievo di sangue, anomalie cromosomiche nel feto.
Il test, mediante l’utilizzo di specifiche tecniche molecolari, consentirà di esaminare il feto a partire dalla decima settimana, così da permettere l’individuazione di eventuali malattie come la sindrome di Patau, la sindrome di Edwards e la sindrome di Down.
La novità è stata accolta con entusiasmo dall’assessore alla Salute e Politiche sociali, Rocco Leone:
“Le donne lucane potranno finalmente eseguire questo test di screening nelle nostre strutture pubbliche, evitando il ricorso inappropriato a pratiche diagnostiche più impegnative che in qualche raro caso possono procurare anche l’aborto.
In questo modo ci andiamo ad allineare agli altri Paesi europei e la Basilicata diventa la prima regione italiana ad offrirlo gratuitamente a tutte le donne in gravidanza che presentano un rischio intermedio di anomalie cromosomiche, desunto dal precedente esame di screening combinato.
La Basilicata deve valorizzare ulteriormente il percorso nascita in tutte le strutture sanitarie, comprese quelle situate nelle aree periferiche, rendendole sempre più a misura di donna.
Sono convinto che questa opportunità legata al test di screening prenatale verrà giudicata positivamente anche dalle mamme residenti nella zona del Vulture-Melfese che stanno apprezzando l’impegno del governo regionale finalizzato al rilancio del Punto nascita di Melfi”.