“È motivo di particolare orgoglio inaugurare la mostra sulle fiaccole olimpiche in questa splendida realtà, a un anno esatto dall’inizio dei Giochi di Tokyo.
Un momento significativo in un 2019 speciale per la città di Matera, che abbraccia la storia volgendo lo sguardo al futuro, dimostrando, una volta in più, di interpretare in modo esaustivo e ineccepibile il ruolo di capitale europea della cultura”.
Alessandra Sensini, vicepresidente del Coni e campionessa di windsurf dal palmares stellare (1 oro e altre tre medaglie olimpiche, 4 titoli mondiali, sei europei) ha inaugurato, negli ipogei di piazza San Francesco, la mostra sportiva “Road to Tokyo”.
Un’esposizione che lancia un ponte lungo un anno tra Matera 2019, capitale europea della cultura e Tokyo 2020, capitale mondiale dello sport che ospiterà le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi estive.
Il taglio del nastro della mostra Road to Tokyo è avvenuto a un orario quanto mai insolito, alle 13:00 in punto: in perfetta coincidenza con l’ora in cui, tra un anno, a Tokyo, l’ultimo tedoforo accenderà la fiamma olimpica.
Nel suo intervento, Sensini ha sottolineato come queste iniziative:
“certifichino la preminenza dello sport nel tessuto sociale, la straordinaria valenza come strumento di benessere collettivo ma anche e soprattutto come naturale vettore di positività e di valori.
L’esposizione delle fiaccole fotografa e cristallizza l’unicità dei luoghi e delle manifestazioni”.
Luca Corsolini, responsabile di Sport Tales, il cartellone sportivo di Matera 2019, ha ricordato come per la prima volta una capitale europea della cultura abbia elaborato un programma specifico per la promozione, non solo, dello sport e dei suoi eventi ma, anche, della cultura e dei valori sportivi.
Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, si è soffermato sulle sempre più consolidate relazioni fra Matera e il Giappone attraverso le numerose iniziative di Eu Japan Fest all’interno del programma di Matera 2019.
Tre gli spazi espositivi, tra cimeli, video, simboli e modalità esperienziali – nell’area dedicata alle torce olimpiche – sono presentate al pubblico tutte le torce utilizzate per le Olimpiadi estive, a partire da Berlino 1936 e le due delle Olimpiadi invernali italiane, Cortina 1956 e Torino 2006.
In ogni bacheca un tablet riproduce le più importanti imprese degli atleti italiani ai Giochi.
Nella sala video dell’ “Orgoglio italiano”, sono proiettati filmati su Matera, Matera 2019 e il video decisivo per la candidatura vincente di Milano e Cortina a sedi delle Olimpiadi invernali del 2026.
Nel giorno dell’inaugurazione un video è stato dedicato ai trionfi sportivi di Alessandra Sensini.
Nell’area “giapponese”, valorizzando le particolari caratteristiche della location, viene offerta ai visitatori l’esperienza delle “misure dello sport”:
- la profondità dei dieci metri della piattaforma olimpica dei tuffi e di uno dei record di Serhji Bubka con l’asta (6,03 metri);
- la lunghezza del balzo di Bob Beamon (8.90 metri: per 23 anni primato mondiale);
- l’altezza del canestro (3,05 metri), della porta di calcio (2,44 metri) e della rete di volley (2,60 metri).
Nella sala visibili anche attrezzi dello sport paralimpico.
Tutti i visitatori potranno scattarsi un selfie con le mascotte delle Olimpiadi e dei Giochi paralimpici, avendo come sfondo la gigantografia dello stadio olimpico di Tokyo.
I cittadini, muniti del passaporto di Matera 2019 per l’autoscatto, potranno indossare la divisa sportiva riservata agli atleti italiani saliti sul podio olimpico a Rio de Janeiro nel 2016, vivendo così in prima persona l’esperienza e l’emozione dei campioni medagliati.
A togliere tutte le curiosità su Tokyo e la cultura nipponica, cinque giovanissimi volontari giapponesi arrivati proprio in questi giorni a Matera, nel quadro della collaborazione con Eu Japan Fest, l’organizzazione che da 27 anni sostiene le capitali europee della cultura.
La mostra, a ingresso libero, sarà aperta dal Martedì alla Domenica (dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00), dal 24 Luglio all’11 Agosto.
Di seguito alcune immagini della mostra: