“Nel quadro delle attività ispettive svolte incessantemente dall’ITL di Potenza e Matera anche durante il periodo ferragostano nei vari settori produttivi ed in particolare in Agricoltura, privilegiando azioni mirate al contrasto del lavoro nero e irregolare spesso abbinato, anche nella Regione Basilicata, al grave fenomeno del Caporalato, sono stati svolti servizi cosiddetti a vista nella zona agricola Metapontina”.
È quanto si legge in un comunicato stampa dell‘Ispettorato territoriale del lavoro di Potenza e Matera.
“Nello specifico gli ispettori del lavoro, in uno degli accessi eseguiti nel territorio del comune di Bernalda, hanno potuto accertare l’occupazione in nero di ben 14 lavoratori, 13 di genere maschile e 1 di genere femminile, tutti intenti nella attività di raccolta di pomodori.
I lavoratori in questione sono risultati essere ai controlli e alle verifiche svolte tutti extracomunitari e con regolare permesso di soggiorno rilasciato per lo più da oltre due anni, ovvero in fase di rinnovo.
Gli stessi risultano originari di vari Paesi centroafricani (Guinea, Costa d’Avorio, Mali, Gambia, Nigeria)”.
Prosegue la nota:
“Da sottolineare altresì un altro aspetto rilevante ai fini delle attività di controllo di tutti gli organi competenti, ossia che i suddetti lavoratori risultano essere nella totalità alloggiati (o per meglio dire accampati) nel tragicamente famoso, per le recenti cronache, insediamento/baraccopoli dell’ex area industriale de “la Felandina”, dove solo pochi giorni orsono ha perso tragicamente la vita una giovane bracciante Nigeriana a seguito di un incendio avvenuto in uno dei capannoni di cui si compone il sito usato dalle diverse centinaia di braccianti lavoratori extracomunitari impiegati nei campi di raccolta dell’Agro Metapontino”.