I Carabinieri della Compagnia di Pisticci, nella mattinata del 18 settembre, hanno tratto in arresto I.V., 32enne di Pisticci, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Matera poiché ritenuto responsabile del reato di omicidio stradale.
L’arrestato dovrà rispondere per i fatti che lo videro coinvolto nell’incidente stradale del 25 luglio scorso, in cui morì Settembre Corrado, Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine Basilicata con sede in Potenza ed in cui riportò gravi lesioni il figlio di questo ultimo.
Le indagini, avviate dai Carabinieri a seguito del grave incidente, hanno fornito elementi di prova in ordine alla condotta del 32enne, che quel mercoledì sera, a bordo una autovettura BMW, percorrendo la s.p. Pisticci – S. Basilio, in violazioni delle più elementari regole di prudenza imposte dal Codice della Strada, aveva ingaggiato una improvvisata “gara di velocità” con altro veicolo che azzardava a sorpassare in curva con scarsa visibilità, invadendo pericolosamente la corsia del senso di marcia opposto ed andando ad impattare violentemente con la fiancata sinistra del ciclomotore condotto dalla vittima che procedeva in senso contrario.
I successivi accertamenti di natura chimica hanno permesso di stabilire che l’indagato risultava positivo a oppiacei, cannabinoidi e cocaina (sia nelle urine che nel sangue), permettendo così di appurare che l’uomo aveva assunto lo stupefacente nell’immediatezza o comunque poco prima di essersi messo alla guida.
L’arrestato dovrà pertanto rispondere del delitto previsto dall’art 589 bis del codice penale, omicidio stradale, reato introdotto nella legislazione italiana proprio per far fronte alle drammatiche statistiche relative alle “vittime della strada” che la precedente normativa affrontava con risposte sanzionatorie poco incisive ed aderenti alla realtà dei singoli casi.
Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Matera, dr. Pietro Argentino, e dal P.M., dr.ssa Annunziata Cazzetta mentre i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal G.I.P., dr. Angelo Onorati.