Matera inaugura la Settimana della Salute: “garantire prevenzione e cure appropriate e personalizzate”. L’iniziativa

Dal 7 all’11 Ottobre si svolgerà a Matera, presso l’auditorium del presidio ospedaliero “Madonna delle Grazie” e l’ultimo giorno presso Casa Cava, la “Settimana della salute sostenibile: tra prevenzione e innovazione”, un ciclo di incontri informativi/formativi sulla prevenzione delle malattie croniche emergenti, sui fattori di rischio e gli stili di vita promosso dalla consigliera regionale di parità Ivana Pipponzi e dall’Azienda sanitaria di Matera.

La manifestazione è organizzata nell’ambito della rassegna denominata “Matera 2019 Capitale Europea della Cultura delle Differenze”, che ha l’obiettivo di creare:

“un laboratorio permanente di saperi che possano contribuire a formare una cultura paritaria e dell’inclusione, valorizzando la creatività delle donne lucane che lavorano nella pubblica amministrazione e che si impegnano attivamente nel campo della prevenzione, del trattamento e della cura delle malattie con un’attenzione particolare agli aspetti umani e di genere.

Si punterà l’attenzione sulla innovazione sia nel campo della prevenzione che della cura”.

In una nota dell’Asm si legge:

“Come previsto dal Sustainable Goal 3 delle Nazioni Unite, infatti, bisogna assicurare una vita in salute e benessere a tutte le età.

L’innovazione scientifica ha allungato l’aspettativa di vita, che da soli 45 anni all’inizio del 900 è balzata a circa 80 anni.

Tuttavia, il raddoppio della durata della vita media non si è associato a un aumento proporzionale degli anni vissuti in salute.

Infatti, oggi, circa l’80% degli ultrasessantenni è affetto da almeno una malattia cronica e il 50% ne ha due o più, principalmente patologie cardiovascolari e tumorali, responsabili di circa il 70% delle cause di morte in Italia.

In aumento l’obesità che è un potentissimo fattore di rischio per diabete mellito, ipertensione arteriosa, infiammazione, infarto del miocardio, cancro e nefropatia diabetica.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità asserisce che circa l’80% delle patologie croniche possono essere prevenuti cambiando gli stili di vita.

Non è solo un problema di fondi e la soluzione è nella prevenzione e l’Active and Healthy Ageing è ormai un imperativo per tutti i governi per garantire anche la sostenibilità.

L’intento è quello di contribuire a mettere veramente il paziente informato ed ‘esperto’ al centro del sistema sanitario e di garantire prevenzione e cure appropriate e personalizzate con un’attenzione all’aspetto umano e alla prossimità”.