Prorogata l’Opzione Donna e APE Sociale, nuova pensione di garanzia per i giovani: in vista della manovra 2020 indicati nella NaDEF 2019 (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza), questi sono i primi interventi di natura previdenziale previsti.
La pensione di garanzia per i giovani penalizzati a causa dell’ingresso in ritardo nel mondo del lavoro, dei livelli retributivi bassi e di possibili periodi di vuoto contributivo, che vanno ad incidere sull’importo della futura pensione contributiva, rappresenta un’assolta novità.
Le misure per far scattare le proroghe delle attuali fattispecie, saranno inserite all’interno della Legge di Bilancio o in suo un decreto.
Laddove così non fosse, infatti, l’APE Social terminerebbe il prossimo 31 Dicembre.
L’Opzione Donna, invece, resterebbe perfettamente invariata, e rimarrebbe in vigore il raggiungimento dei requisiti entro fine 2018.
Queste le ipotesi più accreditate:
- un prolungamento dell’APE Sociale a fine 2020;
- l’estensione dell’Opzione Donna anche alle lavoratrici nate nel 1961 se dipendenti, nel 1960 se autonome.
I criteri attuali per l’Opzione Donna ne prevedono l’applicazione alle lavoratrici che hanno compiuto 58 o 59 anni, rispettivamente se lavoratrici dipendenti o autonome, entro il 31 Dicembre 2018.
L’ipotesi sul tavolo del Governo vedrebbe l’estensione del termine al 2019, anche se non si escludono cambiamenti più estensivi.
La Quota 100 non dovrebbe subire modifiche (al momento è prevista in via sperimentale fino al 2021).
Nel frattempo, ma evidentemente non sarà contemplato nella prossima Legge di Bilancio, si sta pensando ad un intervento organico di Riforma Pensioni, al fine di allentare i margini di flessibilità in uscita.
L’indicazione dei risparmi di spesa 2019 sulla quota 100, nel DEF, attestano circa 1,5 miliardi (quasi 0,1 punti percentuali di PIL), con annesse le risorse previste per Reddito di Cittadinanza.