La cultura come viatico per l’amicizia tra popoli distanti ma uniti dai percorsi particolari della storia di uomini che disegnano ponti inaspettati, destinati ad essere riscoperti dopo essere stati dimenticati.
E’ il caso del rapporto che lega Matera alla città iraniana di Tus-Mashad avviato nella metà del 1800 da un materano, Raffaele Giannuzzi, patriota delle battaglie per l’indipendenza dell’Italia e costretto all’esilio dopo la restaurazione successiva ai moti del 1848. Raggiunge Teheran con l’aiuto dei britannici e diventa ufficiale comandante della formazione e dell’addestramento dell’esercito persiano sotto il regno di Nasser al-Din Shah, della dinastia Quajar.
Figlio di un sarto materano, realizza durante i suoi viaggi un reportage fotografico, uno dei primi realizzati nel territorio dell’attuale Iran, che costituisce un documento preziosissimo.
La storia di Raffaele Giannuzzi, il primo documentarista lucano, è stata riscoperta dal giornalista Pasquale Doria e si è trasformata nel ponte culturale che dopo oltre un secolo e mezzo unisce Matera a Tus-Mashad e che è stato sancito con l’intitolazione di una strada cittadina alla Provincia del Khorasan (Levante in lingua persiana) di cui fa parte Tus-Moshad e che è la regione di origine dell’omonima qualità di grano meglio conosciuta con il nome dell’azienda americana che ha commercializzato la sua farina (Kamut).
Matera figurerà a sua volta nella toponomastica delle strade della cittadina iraniana che conta circa 2milioni di abitanti e che ogni anno attrae circa 30milioni di visitatori. Tus-Moshad, definita città del dialogo interreligioso, ha una storia antichissima.
Ospita il mausoleo della tomba del profeta Alì, caro alla religione islamica-sciita, ed è la città di nascita del sommo poeta Ferdowsi, il Dante Alighieri della cultura persiana.
Un mezzo busto in bronzo di Ferdowsi sarà donato alla città perché venga esposto, in segno di amicizia, in un luogo da individuare. Il 18 ottobre alle ore 17 negli ipogei di Piazza San Francesco sarà inaugurata una mostra fotografica sull’Iran e si svolgerà un convegno dal tema:
“Da Matera a Mashad, sulle tracce di Antonio Raffaele Giannuzzi tra Italia e Iran”.
L’ alleanza tra le due comunità è stata sancita questa mattina nella sala Mandela del Comune di Matera in un incontro a cui hanno partecipato: il Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, l’Assessore alla Cultura, Giampaolo D’Andrea, il Vicesindaco, Giuseppe Tragni, il Sottosegretario del Sindaco di Moshad, Kashiri, il Vicepresidente del consiglio comunale, Movahed Zadeh, il direttore dell’Istituto culturale dell’Ambasciata dell’Iran, Gholi, il giornalista Pasquale Doria, e il presidente dell’associazione Abruzzo Avventure, Antonio Corrado.
Presenti anche Kiana Tajamol, collaboratrice dell’Istituto di Cultura dell’Ambasciata dell’Iran, e Pegah Mashir, giovane architetta iraniana, entrambe residenti a Matera.
La delegazione iraniana ha invitato ufficialmente i rappresentanti della città a visitare Moshad per l’intitolazione della strada dedicata a Matera e per sancire ufficialmente il gemellaggio tra le due città.
Ha sottolineato il Sindaco De Ruggieri rivolgendosi agli ospiti iraniani:
“Matera è città della pace e attraverso la cultura lancia e raccoglie messaggi di amicizia tra i popoli.
L’incontro tra le nostre comunità ha un grande significato e ci consente di stringere legami con un Paese lontano e ricco di storia come l’Iran”.