Gli studenti delle classi IV A (Rim) e IV (Turismo) dell’Itcg Loperfido-Olivetti di Matera sono stati protagonisti delle Giornate Fai di Autunno dal titolo “Ponte tra culture”.
Il 12 e 13 ottobre scorsi, infatti, hanno raccontato con entusiasmo e competenza i suggestivi Ipogei Motta (ex frantoio Miccolis), dove è stata allestita la mostra collettiva di artisti spagnoli dal titolo “La cultura è capitale”, organizzata dall’Ambasciata di Spagna e Fondazione “Con il Sud”, insieme al “Fai Ponte tra culture”, proposta progettuale in cui il patrimonio storico artistico, culturale e ambientale diventa strumento per favorire l’integrazione tra persone di diversa provenienza che vivono nello stesso territorio.
Con grande responsabilità e rispetto del compito di esporre la storia di uno dei luoghi simbolo di Matera, ragazzi e ragazze hanno concretizzato le competenze comunicative acquisite attraverso il lavoro svolto a scuola con gli insegnanti, nel solco dello spirito di cittadinanza attiva che deve contraddistinguere le giovani generazioni e del dovere di valorizzare il patrimonio cittadino e la memoria collettiva, soprattutto in questa fase in cui Matera è capitale europea della cultura.
Gli obiettivi delle attività, che hanno avuto come scopo principale la conoscenza del territorio e in particolare del sito individuato dalla Delegazione Fai di Matera, sono stati ampiamente raggiunti e i numerosi commenti positivi dei visitatori lo hanno confermato.
In primo piano tra le finalità trasversali del progetto, che ha coinvolto gli studenti del Loperfido-Olivetti, c’è la capacità di infondere e rafforzare nei giovani l’interesse per la scoperta e la tutela delle emergenze storiche e della civiltà contadina.
Non di meno, si è puntato sul potenziamento del senso di responsabilità personale nei confronti della conservazione del patrimonio locale e in particolare sulla capacità di sapersi gestire autonomamente in un nuovo contesto di studio.
Le Giornate del Fai di Autunno sono state, ancora una volta, una invidiabile “palestra” per poter utilizzare le competenze comunicative in pubblico, in modo da superare situazioni di timidezza, introversione, insicurezza.
Gli Ipogei Motta sono luoghi ricchi di storia e di tradizione, interamente scavati nella calcarenite, anticamente utilizzati come cantine, con macine e palmenti, oggi di proprietà della famiglia Motta e gestiti dal Circolo La Scaletta.
La mostra degli artisti spagnoli allestita all’interno, curata da Andrea Iezzi, patrocinata dall’Ambasciata di Spagna in Italia e dalla Fondazione per il Sud, ha rappresentato un ulteriore tassello per comporre il quadro suggestivo degli ambienti.
Dieci gli artisti che hanno esposto esposto opere di varie dimensioni e con tecniche diverse.
Gli studenti hanno spiegato ai visitatori uno dei temi dell’evento: il rovesciamento delle prospettive e dei punti di vista, il senso di alterità, le dimensioni più importanti della questione dell’io, quindi il sentimento di sé, la relazione con l’altro e quella con il mondo storico e culturale.
Di qui l’inquietudine dei paesaggi industriali di Zubero, il surreale di Goitia, le immagini struggenti di Orquin, solo per citare alcuni autori delle opere esposte.
Una bella prova per gli apprendisti Ciceroni dell’Itcg, che si sono cimentati anche con la descrizione di elementi della cultura ispanica.
Domenica 13 ottobre, l’autore Esteban Villalta, pittore di alcune tele, tra cui “La Torera”, ha fatto visita agli Ipogei ed ha dialogato con gli studenti e la responsabile del “Progetto Fai Apprendisti Ciceroni”, professoressa dell’ITCG Loperfido Olivetti Teresa Paolicelli, delegata Fai scuola di Matera.
La valenza formativa dell’esperienza dell’Istituto Loperfido-Olivetti, diretto dalla professoressa Antonella Salerno, trova riscontro puntuale nelle richieste di partecipazione e nell’adesione da parte degli allievi dell’Itcg a tale progetto FAI.
Un’esperienza che avrà un seguito, dal momento che la scuola, con anticipo, si è già candidata a partecipare ai prossimi eventi del Fondo ambiente italiano.
Queste alcune foto della giornata.