Situazione drammatica sul fronte degli incidenti stradali.
Come rivelano le statistiche provinciali elaborate da ACI e Istat:
“È Genova la città maglia nera nella classifica sugli aumenti dei morti, 37 in più rispetto al 2018 a causa del collo del ponte Morandi, il 14 agosto dello scorso anno.
Alle spalle della ‘Superba’ si collocano Bari (+24), Brescia (+22), Messina (+19), Chieti (+15) e Vercelli (+13). ‘Maglia bianca’, invece, per Modena e Foggia, dove si sono registrati 18 morti in meno. Seguono Cuneo e Trapani (-16), Asti, Caserta e Taranto (-15).
In sei province raggiunto l’obiettivo Ue. Aci e Istat si soffermano poi sull’obiettivo, fissato dall’Unione europea, di dimezzamento delle vittime della strada entro il 2020 rispetto al 2010. Dopo aver sottolineato che complessivamente in Italia la riduzione è stata di appena il 19%, in sei zone del Paese il target è stato raggiunto: Agrigento (-78%), Barletta-Andria-Trani (-66%), L’Aquila e Campobasso (-52%), Taranto (-51%) e Terni (-50%).
In 17 province indice di mortalità record. Per quanto riguarda l’indice di mortalità, cioè il numero di decessi ogni 100 incidenti stradali (la media italiana è di 1,9), le province in cui questo dato è più elevato sono il Sud Sardegna (6,5), Vibo Valentia (6,2), Vercelli (6), Benevento (5,3) e Catanzaro (5,1). Ma sono ben 13 quelle in cui è doppio rispetto alla media nazionale: Aosta, Sondrio, Rieti, Frosinone, Chieti, Caserta, Foggia, Potenza, Matera, Cosenza, Crotone, Enna e Oristano. Sul fronte opposto, invece, Milano, Monza, Rimini e Ascoli-Piceno sono i territori in cui gli incidenti sono meno gravi. In tutte queste province, infatti, l’indice di mortalità è inferiore a 1 morto ogni 100 incidenti.
Nel 2018 registrati 3.334 morti in Italia. Ricordiamo che l’anno scorso sulle strade italiane si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. In media, 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti al giorno”.