Lo scorso 8 Agosto nella sede del Comune di Matera sono state ufficialmente consegnate alla prof.ssa Anna Maria Cammisa, Presidente dell’Associazione Don Giovanni Mele – Onlus, le chiavi dell’immobile sito in Via Cererie (Ex ALSIA) che diventerà la nuova sede della Mensa dei Bisognosi – don Giovanni Mele e Centro polivalente per attività di inclusione sociale, costituendo una nuova polarità nel tessuto urbano consolidato del quartiere.
Si apre ora la fase di progettazione del nuovo edificio, fase già avviata nel giugno del 2016, quando l’Associazione, in collaborazione con il Corso di Studi in Architettura del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo – Università degli Studi della Basilicata, ha bandito un concorso di idee per la realizzazione della nuova mensa, riservato ai laureandi della Facoltà.
Il primo premio è stato aggiudicato al progetto intitolato “Ritorno alla domesticità: lo scavo, la cellula, il vicinato” redatto dagli studenti Anna Rosa Carucci, Rosa Infantino, Ilaria Itta e Antonio Stante.
Il 19 Luglio 2016, presso la chiesa del Purgatorio in Via Ridola a Matera, è avvenuta la premiazione dei vincitori del Concorso di idee alla presenza dell’Arcivescovo, della Rettrice della Università e del Sindaco di Matera.
L’idea progettuale vincitrice, come annunciato in quella occasione, costituirà la base per lo sviluppo del progetto.
L’incaricato per la redazione dei diversi livelli progettuali è l’Arch. Mauro Sàito, che si avvarrà (nella parte preliminare) della collaborazione dei giovani studenti autori del progetto vincitore del Concorso.
Nel frattempo, l’Associazione Don Giovanni Mele Onlus ha stipulato un accordo quadro con il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo della Università degli Studi della Basilicata per la consulenza tecnico scientifica per l’intero iter progettuale e realizzativo dell’opera.
Nelle prossime settimane il progetto definitivo sarà presentato al pubblico.
La Famiglia Tamburrino rinnova la disponibilità ad attuare la volontà del sig. Egidio Tamburrino, ovvero, di contribuire alla realizzazione dell’opera.
A tale contributo si aggiunge la donazione del Magistrato Guglielmo Loschiavo, elargita per la realizzazione di quest’opera attraverso l’amministrazione economica della Caritas Diocesana.
Un’opera di questo tipo, utile a rispondere ai bisogni di quella parte di persone che vivono una fragilità sociale ed economica, non può non essere presa in carico da tutta la comunità perché è la comunità tutta che deve accogliere e sostenere chi ha bisogno.
Pertanto, sarà avviata una pubblica sottoscrizione perché quanti condividono le finalità dell’opera possano devolvere la propria personale offerta.