Così, il consigliere di Basilicata positiva, Piergiorgio Quarto saluta l’inaugurazione della stazione Fal a Matera:
“L’inaugurazione della stazione Fal di Matera centrale, alla presenza di importanti autorità come il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti On. Paola De Micheli, l’assessore regionale Donatella Merra e il Sindaco di Matera Raffello De Ruggeri rappresenta un evento di estrema importanza per la città di Matera e per l’intera Basilicata.
Un avvenimento positivo, senza alcun dubbio, senza sé e senza ma, di cui la città e noi materani dobbiamo essere fieri.
Abbiamo adesso una stazione ultramoderna, una struttura di pregio dal punto di vista architettonico, di qualità, corrispondente a tutti i criteri di ecosostenibilità.
Eppure le critiche non tendono a sopirsi, a calmarsi, una sensazione questa non solo mia.
Tanti affermano che una stazione senza treno non serve, che l’atavico isolamento per mancanza di collegamenti ferroviari della provincia di Matera dalle altre regioni limitrofe costituisce una ferita, un vulnus non più accettabile nel 2019, per una città, per una realtà di Capitale europea della cultura.
Esempio, il nostro, più unico che raro del riscatto di un meridione da sempre sottomesso allo strapotere di un nord prevaricatore e accentratore di risorse nazionali.
Oggi Matera deve vedere in tempi brevi, molto brevi, riconosciuto il suo ruolo di città aggregatrice di valori sociali, storico, culturali, in grado di essere luogo di incontro di molteplici civiltà dalla grande valenza europea e intercontinentale, simbiosi di tradizioni diversificate ma assimilate da significati importanti che trovano la loro sintesi nell’area mediterranea.
Per fare questo serve una ferrovia di portata nazionale, uno spazio socialmente importante che ci inserisca a pieno titolo nella rete continentale.
Ecco perché necessita subito vincere la battaglia per la realizzazione di una linea ferroviaria Napoli, Potenza, Ferrandina, Matera, Gioia del Colle, Bari.
Esponenti locali dell’attuale governo, alla presenza dell’associazione locale Ferrovia Nazionale hanno garantito il collegamento della tratta Ferrandina-Matera, con l’apertura dei cantieri nei primi mesi del 2020, con il definitivo completamento dei lavori in tutti gli aspetti tecnici entro il 2023.
E’ il caso di dire se son rose fioriranno.
Per il momento dobbiamo accontentarci di piccole gioie quotidiane come quella della prossima risoluzione del ‘problema Serra Rifusa’, concepito come hub intermodale.
Punto di partenza strategico per la realizzazione di una città con trasporti leggeri, come deve diventare Matera.
Da annotare la prossima apertura a corse domenicali, fondamentali per il flusso turistico.
Serra Rifusa e la sua stazione costituiscono il punto centrale per arrivare a pensare Matera come una città sostenibile dal punto di vista ambientale, per rendere effettivamente funzionante, usufruibile lo snodo considerato in misura superiore, aumenteranno le corse lungo la tratta urbana fino a 34, con tariffe agevolate per l’utilizzo del parcheggio e del servizio di trasporto.
Questo anche alla luce della sbandierata intesa tra Comune e Fal che con l’intervento del terzo interessato, la Regione, sono più che mai intenzionati ad andare avanti insieme in una comunione di intenti, che troverà il suo epilogo naturale in una convenzione di prossima sottoscrizione.
La stessa Regione, col sempre disponibile assessore Merra, si è impegnato a rifinanziare le navette da Ferrandina e per l’aeroporto di Bari-Palese, in scadenza il 30 Novembre ed avviare un dialogo costruttivo con la Regione Puglia per il perdurare del loro finanziamento.
Parimenti occorre potenziare il trasporto su gomma per navette che con soste collocate in zone periferiche e col pieno utilizzo delle quattro corsie permettano di raggiungere il capoluogo pugliese in tempi di poco superiori ai quaranta minuti.
Ugualmente non bastano le garanzie delle Fal che solo per il 2022 riusciranno a garantire carrozze ferroviarie in grado di raggiungere Bari da Matera in un’ora.
Occorre accelerare i tempi, Matera, i materani e i tanti turisti non possono aspettare altri due anni, troppi per una città il cui sviluppo come polo di attrazione e di aggregazione mondiale è solo all’inizio.
L’impegno dimostrato dalle istituzioni locali e regionali è totale, convinto.
Si è intrapresa, per la prima volta la strada per la risoluzione di problematiche annose che hanno caratterizzato da sempre il dramma delle infrastrutture per la nostra città e per la nostra regione.
Oggi dobbiamo festeggiare questa inaugurazione, come evento importante e positivo, ma il mio augurio e quello di tutti i lucani è che in futuro prossimo siano celebrate inaugurazioni da tanto, troppo tempo attese, fondamentali per combattere l’isolamento e il ritardo economico della nostra regione.
Tocca perciò ai governi nazionali dotarsi di pragmatismo e responsabilità per avverare il sogno di sempre, mai realizzato: una rete ferroviaria nazionale a Matera”.