“Il governo regionale è favorevole a politiche di sviluppo dell’intero territorio, al bando particolarismi e visioni campaniliste”.
A sostenerlo il consigliere regionale di Basilicata positiva, Piergiorgio Quarto che afferma:
“Dispiace dover constatare che in prossimità delle festività natalizie si respira un’atmosfera di ‘belligeranza’ frutto di critiche e dissapori mai sopiti.
Paradossalmente a determinare la polemica, oggetto della diaspora, fonte di dispersione, il finanziamento regionale a favore della città di Potenza sulle luminarie natalizie.
Politici di matrice materana, affermano a chiare lettere di essere al cospetto dell’ennesimo atto di ‘favoritismo ingiustificato’, privo di logica e razionalità manifesta.
Considerazione immediata e spontanea: siamo di fronte ad un chiaro esempio di visione settaria, limitata, risultato concreto, siamo ancora fermi alla ‘politica del mio giardino’, il trionfo delle contrade e dei rioni cittadini.
Nel 2019 in una regione, come la nostra, dove la disoccupazione, lo spopolamento, le avversità ambientali e tante altre criticità, retaggio di una politica del non fare degli anni passati regnano incontrastate, il politico di turno cerca di distrarre (tentativo mal riuscito) l’attenzione dell’opinione pubblica con la solita polemica sterile costruita ad arte della luminaria natalizia.
Sia chiaro a tutti io sono un politico materano, meglio un materano politico che ama la sua città sopra ogni cosa, orgoglioso della meritata fama mondiale raggiunta con il 2019.
Soddisfatto di aver ottenuto solo pochi mesi fa dalla ‘matrigna’ Regione un cospicuo finanziamento per la nostra festa patronale.
Per niente soddisfatto e orgoglioso invece come politico ma, soprattutto, come cittadino materano di come certa classe politica, imperante da almeno un decennio negli ambienti comunali, intendiamoci gli stessi che oggi soffrono di crisi esistenziale per le luminarie potentine, cerca di gestire alcune problematiche ataviche e strutturali di Matera città.
Parlare di mortificazione e mancanza di rispetto per le luminarie significa occultare una realtà, dimenticare, ad esempio, che molteplici sono ancora le problematiche che i cittadini vorrebbero vedere risolte meglio e in tempi celeri.
Mi riferisco alla raccolta differenziata, la città non è pulita, il nuovo servizio necessita di una campagna di informazione e sensibilizzazione per i cittadini ad oggi inesistente.
Il traffico, poi, con le sue arterie principali intasate, vedi Via Lucana, costituisce una urgenza indifferibile, vanno ulteriormente accelerati i progetti alternativi (stazione Serra rifusa in primis).
Gli stessi ambulanti nei Sassi autorizzati in un primo momento e poi abbandonati al loro destino senza spiegazioni valide, non rappresentano una bella cosa.
E tante e tante altre urgenze, senza soluzioni valide e certe in tempi brevi.
Maggio 2020 si avvicina tempo di elezioni ma, soprattutto, di bilanci, fatti dai cittadini elettori materani.
Quella stessa classe politica agitata e confusa che cerca in ogni modo di occultare il fallimento del proprio progetto politico capirà.
Saranno i materani a far capire che le luci delle luminarie sono destinate a spegnersi con il consumarsi delle festività, ma la voglia di una Matera più vivibile e meglio governata non può e non deve rimanere un desiderio irrealizzato ancora per molto tempo”.