L’intera comunità lucana piange la perdita di Giovanna Pastoressa, la giovane donna strappata alla vita a seguito dell’assurdo incidente avvenuto a Lauria Venerdì scorso, 13 Dicembre.
Questo le parole rilasciate in mattinata dal Presidente Carmine Cicala:
“Ci stringiamo attorno a questa mamma e a questo papà, genitori generosi che, seppur affranti da tanto dolore, sono riusciti a trasformare in vita la morte della figlia, dando l’assenso per la donazione dei suoi organi.
Si tratta di un atto di smisurato amore prima che di lezione di civiltà che deve far nascere in ognuno di noi sentimenti di grande ammirazione e rispetto.
Un gesto in grado di produrre germogli di speranza in quanti verranno salvati da tale dono.
L’Assemblea tutta porge le più sentite condoglianze e pensieri di vicinanza alla comunità di Lauria”.
Con queste parole L’Ordine degli Psicologi della Basilicata ricorda la giovane collega:
“L’Ordine degli Psicologi della Basilicata e tutta la comunità degli psicologi lucani esprimono il proprio sentimento di dolore e di cordoglio, per la scomparsa di una giovanissima iscritta, la dr.ssa Giovanna Pastoressa.
Una collega brillante che ricorderemo sempre per il suo sorriso, la sua professionalità e la sua lealtà.
Ci stringiamo intorno alla famiglia che sta vivendo questo enorme dramma”.
Così il presidente della Federazione delle Associazioni Lucane in Svizzera, Giuseppe Ticchio:
“La Federazione delle Associazioni Lucane in Svizzera si stringe al dolore della famiglia Pastoressa per tragica e prematura scomparsa della loro cara congiunta Giovanna.
Porgiamo a tutta la famiglia le nostre più sentite condoglianze”.
Il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino:
“Non ci sono parole sufficienti ad alleviare il dolore della famiglia di Giovanna, che si avviava ad una vita professionale e sociale che di sicuro le avrebbe dato grandi soddisfazioni.
Strappata al suo futuro, è diventata oggi un esempio con la scelta che i suoi cari hanno fatto, di donare gli organi e restituire una speranza di vita migliore a chi ne ha bisogno ed attendeva da tempo.
Si tratta di prenderlo come riferimento ed immaginare che da una tragedia imprevedibile, si possa anche raccogliere il buono che c’è dentro di noi e nella dimensione di vita in una comunità come quella lauriota, a cui va un eguale sentimento di grande solidarietà”.